Il giorno mer 5 lug 2023 alle ore 18:04 M. Fioretti
<mfiore...@nexaima.net> ha scritto:
> 1) Per cominciare, "dai 14 ai 18 anni" significa appunto che i
> problemi sono aumentati, in maniera accelerata, ANCHE fra i 14enni.

Non vedo come possa significare una cosa del genere. I dati si
riferiscono a una specifica popolazione e non ci consentono di fare
alcuna estrapolazione riguardo ad altro tipo di popolazioni.

Ma le questioni sono altre.

1) Se il problema sono i social network, perché vietare tutta internet?
2) Se il problema è che c'è aumento di pensieri suicidi e depressione
e c'è la certezza che questi, nell'età dai 14 ai 19 anni, siano
direttamente causati dall'interazione sui social network, perché non
vietarli proprio in quell'età?

> "Kids Who Get Smartphones Earlier Become Adults With Worse Mental Health"
>
> https://jonathanhaidt.substack.com/p/sapien-smartphone-report

Correlation is not causation, quante volte lo si deve dire? Ieri sera
ero al ristorante, e in ben due tavoli al mio fianco c'erano due poco
allegre famigliole con prole al seguito. I genitori quasi neanche si
guardavano in faccia, a stento bonfocchiavano qualche parola tra un
boccone e l'altro, mentre i figli, annoiati, stavano al cellulare, dal
quale evidentemente traevano maggiori stimoli.

Possiamo escludere che il cellulare sia semplicemente una valvola di
sfogo di *qualche altra cosa*, per esempio una carenza di affetto e
interazioni da parte dei genitori, e che sia questa la causa del
peggiore stato mentale  nell'età adulta?

Non basta leggere un post urlato su substack che fa cherry picking di
qualche studio a piacere, dandogli l'interpretazione preferita, per
poi rilanciarlo con toni ancora più allarmati, per fare scienza o
divulgazione scientifica.

Fabio
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