Il 18 Maggio 2023 07:32:58 UTC, "M. Fioretti" <mfiore...@nexaima.net> ha 
scritto:
>On Wed, May 17, 2023 20:24:43 PM +0000, Giacomo Tesio wrote:
>>
>> Il 17 Maggio 2023 14:15:07 UTC, "M. Fioretti" <mfiore...@nexaima.net> ha 
>> scritto:
>> >
>> >Cioe', anche se non ci fosse un obbligo di legge, che c'e' di
>> >inammissibile in un amministratore di sistema che ti dice "nella rete
>> >di cui sono legalmente responsabile io ci entri solo con dispositivi
>> >che **IO** ho verificato essere puliti"?
>> >
>> 
>> In molte aziende funziona così in effetti.
>> Ma l'hardware è di proprietà esclusiva dell'azienda (e i dipendenti non 
>> devono pagare 
>> nulla per la configurazione).
>> 
>> La scuola in questione dovrebbe acquistare l'hardware che vuole controllare.
>
>Buongiorno Giacomo,
>
>francamente non capisco che c'entri questa affermazione, che in
>principio condivido, con quello che ho chiesto io e con la situazione
>effettiva.

È la scuola a stabilire che gli studenti devono disporre di un agente 
cibernetico 
per esercitare il diritto allo studio.

Tralasciamo momentaneamente il fatto che tale agente cibernetico sia saturo di 
centinaia
di simbionti software, ulteriori agenti cibernetici che ne sfruttano sensori, 
attuatori e capacità di calcolo.

È ragionevole pretendere il pieno controllo dei dispositivi connessi alla rete 
scolastica [1] ma
è altrettanto ragionevole pretendere che tale controllo (e la simbiosi imposta 
dalla scuola,
studente+iPad+software vari) cessi istantaneamente fuori da scuola: come
l'amministratore della scuola legittimamente non vuole un device amministrato 
da un hacker 
nella sua rete, io genitore (e hacker) non ho alcuna ragione di fidarmi del 
device amministrato da lui 
sulla mia rete (quanto meno, non più di quante ne abbia lui di fidarsi di me).

Per questa ragione la scuola che vuole imporre agli studenti l'adozione di 
determinati agenti
cibernetici, lo deve fare a proprie spese e manterli comunque sempre entro le 
mura scolastiche.

Ad esempio potrebbe incatenarli ai banchi.

Essendo di proprietà della scuola non ci sarebbero dubbi su chi debba 
amministrarli.


Ma se li devo comprare io genitore e sono miei, la scuola non può pretendere di 
prenderne il controllo.

Soprattutto se poi mio figlio se li deve portare a casa e li deve connettere 
alla rete domestica.


Giacomo



[1] ed è ridicolo pensare di poterlo avere utilizzando software e hardware 
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