> Decine di ospedali e ASL informano Google o Microsoft di ogni patologia che > abbiate, > oncologica, psichiatrica... tutto! > E questo perché utilizzano i loro servizi cloud.
Caro Giacomo, sono perfettamente consapevole dell'attuale trasferimento, direi, senza timore di esagerare, epocale, di dati della pubblica amministrazione italiana verso datacenter situati al di fuori del territorio nazionale. Agli ospedali, alle scuole, alle università sono da aggiunguere (come segnalato in lista da Antonio N. qualche giorno fa), tutti gli enti "gestiti" da Sogei (v. appalto in corso di svolgimento [1]). Quello che denunciavo io è che di questi temi, nei "media", se ne parla poco e male (alla gente piace la "favola" dei re e delle regine, mica queste cose difficili, complesse). Come giustamente segnalavi tu, la risposta classica di chi sta trasferendo i dati è: "Non esistono alternative e il Ministero dice che loro dicono di essere GDPR compliant". In pratica chiedono all'oste se il vino è buono. Il cloud, in definitiva, è come le cassette di sicurezza delle banche, sulle quali, dalle lex horreorum, in poi, c'è una legislazione infinita. Ma i dati non sono denari o gioielli. Uno spazio riservato su un cloud è come una cassetta di sicurezza trasparente. Sicura e presidiata sì ma, appunto, trasparente. I politici tacciono, al più ti possono rispondere: "ne siamo coscienti e stiamo lavorando al cloud nazionale, è solo questione di tempo e i dati "ritorneranno" in Italia). Nel frattempo che si fa? Beh, si potrebbe, tornando all'analogia con le cassette di sicurezza, mettere una cassettina con il lucchetto dentro. Quindi criptare i dati in partenza ... A. [1] https://www.consip.it/bandi-di-gara/gare-e-avvisi/as-sdapa-ea-microsoft-per-sogei _______________________________________________ nexa mailing list nexa@server-nexa.polito.it https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa