On ven, 2023-04-21 at 18:19 +0200, alessandro marzocchi wrote:
> 
> L'anonimato nega la responsabilità, rende impossibile collegare azione a
> soggetto.
> Intendiamoci, capisco l'anonimato e lo difendo in tante situazioni ma dissento
> da un favore generalizzato verso l'anonimato. Nella mia società ideale (ahi
> me, so che che è lontana, moooolto lontana) c'è rispetto reciproco, ognuno ha
> il diritto di manifestare sè stesso e di dissentire, nessuno va spinto in
> condizione di anonimato, ma ognuno ha la propria identità ed è responsabile di
> sè. Perciò rispettosamente nego un diritto generalizzato all'anonimato. 

Trenta anni di difesa dell'anonimato e della privacy in Rete mi hanno
 ben insegnato che quando qualcuno, solitamente animato dalle migliori,
 intenzioni, esordisce dicendo 

"capisco l'anonimato e lo difendo in tante situazioni"

 od altre frasi del genere, è matematico che alla fine lo negherà
 come diritto civile, particolarmente in campo digitale.

Lo negherà particolarmente in Rete, dove una briciola non di anonimato
 ma di privacy è quasi impossibile da ottenere già dal punto di vista
 tecnologico, non parlando poi delle questioni legali
 anti-pedoterrosatanisti.

Trenta anni di lavoro su questi temi mi hanno insegnato molto, ma mi
 lasciano spesso a corto di energie.

Per cui, oltre a banalmente dichiarare che non sono assolutamente d'accordo,
 suggerisco a chiunque volesse costruirsi un suo ragionamento in testa, di
 partire sempre da un'antitesi, quello di una realtà in cui l'anonimato non
 esiste, non esiste mai e da nessuna parte, che del resto somiglia molto a
 quella attuale, ed immaginarsi le conseguenze.

Tutti hanno il diritto di decidere cosa nascondere, quando ed a chi.

Un tale diritto è tutelato, in maniera spesso ampia ma altrettanto spesso
 solo teorica, nella maggior parte dei corpus legislativi occidentali.

Il diritto all'anonimato ne è la logica, pratica ma difficile da vedere
 conseguenza. Senza anonimato non esiste privacy.

Con il massimo rispetto, mi permetto un vecchio modo di dire.

L"anonimato protetto" esiste quanto una "ragazza abbastanza vergine",
 od un unicorno rosa.

JM2EC.   Marco



>  Grazie 380° e lista Nexa.
> Duccio (Alessandro Marzocchi)
> 
> Il giorno ven 21 apr 2023 alle ore 17:43 <nexa-requ...@server-nexa.polito.it>
> ha scritto:
> > Date: Fri, 21 Apr 2023 17:43:41 +0200
> > From: 380° <g...@biscuolo.net> 
> > 
> >  ... ... ....
> > 
> > Internet (non il web) non/prevede/ alcuna "navigazione anonima", ma non è
> > così per /sua
> > natura/... diciamo che a voler essere buoni è stato progettato male,
> > senza MINIMAMENTE pensare alla privacy, a partire dal diritto
> > all'anonimità.
> > Ma quella è stata una /scelta/, non è inevitabile, specialmente oggi che
> > la ricerca in questo ambito ha fatto molti passi avanti.
> > E invece non solo la privacy è scomoda "by design" ma... «eh ma rifare
> > tutto costa troppo, e chi paga?!?» :-O
> > saluti, 380°
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