Buongiorno Alessandro,

l'anonimato in rete è conditio sine qua non per "nessuna profilazione di
default", come chiedevi tu qualche messaggio fa.

alessandro marzocchi <alemar...@gmail.com> writes:

[...]

> ognuno ha il diritto di manifestare sè stesso e di dissentire,
> nessuno va spinto in condizione di anonimato, ma ognuno ha la propria
> identità ed è responsabile di sè. Perciò rispettosamente nego un diritto
> generalizzato all'anonimato.

Lo so che «nell'ordinamento giuridico italiano non esiste un diritto
generale di anonimato» [1]

...tranne per la partoriente, gli autori di opere dell'ingeno e «ogni
persona che accede alla rete» [2]

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1. Ogni persona può accedere alla rete e comunicare elettronicamente
usando strumenti anche di natura tecnica che proteggano l’anonimato ed
evitino la raccolta di dati personali, in particolare per esercitare le
libertà civili e politiche senza subire discriminazioni o censure.

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Veniamo quindi al nocciolo della questione: cosa intendiamo quando
diciamo che l'accesso alla rete deve essere possibile in modo anonimo?

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What do you mean by anonymity?

A: Anonymity is the lack of distinction of an individual from a (large)
group. [...] [to] make all users (peers) form a group and to make
communications in that group anonymous, that is, nobody (but the
initiator) should be able to tell which of the peers in the group
originated the message. In other words, it should be difficult to
impossible for an adversary to distinguish between the originating peer
and all other peers.

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(da https://www.gnunet.org/en/faq.html)

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Anonimato è una parola che ha molti significati, dunque chiariamo subito
a quale tipo di anonimato ci riferiamo. Noi intendiamo la protezione dei
metadati in una costellazione sociale di chi sta comunicando e con chi,
che difenda il principio di libertà di associazione in un mondo sempre
più sorvegliato.

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(da https://secushare.org/anonymity-it)

Faccio alcuni esempi:

- chi acquista un quotidiano o una rivista stampata "di default" è
  anonimo, quando lo fa attraverso Internet no

- chi si ferma a guardare una vetrina di un negozio o un cartellone
  pubblicitario "di default" è anonimo, quando lo fa attraverso
  Internet no
  
- chi partecipa a una riunione sociale/sportiva/divulgativa/politica "di
  default" è anonimo, quando lo fa attraverso Internet no

Inoltre, ciascuna persona "nella rete" può finirci anche quando in uno
dei luoghi fisici usati per una delle sue attività ci sono telecamere o
microfoni, sempre più spesso connesse a sistemi informatici "in rete"
che offrono /servizi/ e usano sistemi di profilazione (riconoscimento
facciale, riconoscimento vocale, lettura targhe, cattura dati wifi e
bluetooth, RFID, ecc.), trasformando **sostanzialmente** l'attività in
sorveglianza _globale_ (generalizzata).

Non è "naturale" che l'unico modo per accedere alla rete sia non-anonimo
e _quindi_ "profilabile di default".

Internet è /tecnicamente/ _inadeguata_ in parecchi aspetti [3] che
complessivamente fanno in modo che enti (in senso ampio) con sufficienti
mezzi (e potere) sono in grado di raccogliere enormi quantità di
metadati; spero sia pacifico che la raccolta dei metadati delle
comunicazioni sia una forma (anche invasiva) di profilazione.

Non deve andare così per forza, accedere alla rete in modo anonimo - nei
termini indicati sopra! - è tecnicamente possibile:
https://www.gnunet.org/it/index.html (altri progetti?)

Va da se, poi, che per svolgere attività (sociali, commerciali,
istituzionali) possa essere necessario identificarsi e fornire alcuni
dati all'associazione, al fornitore o all'ente pubblico, ma non deve
essere "di default" _e_ chi li riceve deve trattarli con criteri
rispettosi del GDPR.

L'identità di chi accede alla rete e i relativi /metadati/ connessi non
devono per forza continuare ad essere gestite in questo modo
**preistorico**:

https://bib.gnunet.org/date.html#schanzen-2020
«Towards Self-sovereign, decentralized personal data sharing and
identity management»

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[...] In order to allow users to reclaim control over their identities
and personal data, we propose a design for a decentralized,
self-sovereign directory service. This service allows users to share
personal data with services without the need of a trusted third
party. Unlike existing research in this area, we propose mechanisms
which allow users to efficiently enforce access control on their
data. Further, we investigate how trust can be established in
user-managed, self-sovereign identities. We propose a trust
establishment mechanism through the use of secure name systems. It
allows users and organizations to establish trust relationships and
identity assertions without the need of centralized public key
infrastructures (PKIs). Additionally, we show how recent advancements in
the area of non-interactive zero-knowledge (NIZK) protocols can be
leveraged in order to create privacy-preserving attribute-based
credentials (PP-ABCs) suitable for use in self-sovereign identity
systems

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L'attuale implementazione si chiama re:claimID:
https://www.gnunet.org/it/reclaim/tech.html

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Identity and attribute management

Users regularly publish fresh, up-to-date attributes which can be
retrieved by requesting parties without direct user interaction -- even
if the user is offline! Access to attributes is controlled through an
ecryption based access control layer.

Authorization

To access attributes, requesting parties request authorization from the
user thrugh the use of OpenID Connect. If access is granted, the relying
party is given the necessary decryption key material. The user may at
any time revoke this access or modify the authorization decision.

Attribute retrieval

Relying parties retrieve encrypted identity data from the decentralised
directory. It is able to decrypt all those attributes that the user has
authorized it to access using the respective key.

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L'anonimato in rete e un sistema decentralizzato di gestione autonoma
dell'identità e dei relativi (meta)dati - compresa l'autorizzazione
all'accesso a ogni singolo (meta)dato da parte di ciascun "peer"! - sono
conditio sine qua non per poter finalmente attuare (e semplificare!) il
GDPR.

Saluti, 380°

[...]

[1] 
https://it.wikipedia.org/wiki/Anonimato#Diritto_all'anonimato_e_diritti_della_personalit%C3%A0

[2] Dichiarazione dei diritti in Internet, Art. 10 "Protezione
dell'anonimato"
https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg17/commissione_internet/dichiarazione_dei_diritti_internet_pubblicata.pdf

[3] https://secushare.org/broken-internet

-- 
380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)

«Noi, incompetenti come siamo,
 non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»

Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
but very few check the facts.  Ask me about <https://stallmansupport.org>.

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