Il 14/01/23 13:47, Maria Chiara Pievatolo ha scritto:
In una discussione semipubblica, avevo risposto a Damiano Verzulli che i singoli studiosi possono fare istituzionalmente molto poco, oltre al parlare come studiosi, anche perché chi critica lo status quo viene bollato come radicale ed escluso dalle sedi decisionali.
Interessante. In pratica, quindi, che senso hanno queste iniziative se non consolidare de facto lo status quo? Paradossalmente, escludendo e ostracizzando le voci critiche, azzerando quindi la possibilità di un sano confronto, si persegue semplicemente gli interessi del più forte, rafforzandolo ancora di più.
A questo punto, se la situazione è questa (e purtroppo non ho difficoltà a immaginare che sia proprio così), meglio non fare niente: si risparmia tempo, denaro e si evita di illudere che qualcosa possa migliorare in una ottica "sana": ciò che accadrà sarà semplicemente ciò che deve accadere, deciso altrove da altri.
Stasera sono particolarmente pessimista. MP -- Michele Pinassi _______________________________________________ nexa mailing list nexa@server-nexa.polito.it https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa