Il monitoraggio e il tracciamento degli utenti, con escamotage vari per
rendere i dati anonimi e la soluzione compatibile con le normative sulla
riservatezza,  è una prassi abbastanza diffusa nei centri commerciali, per
cui sul mercato si trovano diversi prodotti in questo settore. Questo è un
esempio, scelto solo perché è quello in cima ai risultati di una ricerca su
internet.
https://www.microlog.it/mall-area/wi-fi-tracking/
DIsabilitare wifi e bluetooth sul dispositivo quando non lo si usa, sia
esso portatile, tablet, telefono, è sempre una buona idea

Mauro


Il giorno mer 30 nov 2022 alle ore 12:04 Michele Pinassi <
michele.pina...@unisi.it> ha scritto:

> Ho incontrato lo stesso tweet e mi ha riportato alla mente un
> esperimento che feci un paio di anni fa in apertura di un mio talk:
> "sniffando" con un banale wireshark i beacon degli smartphone presenti
> un aula, intercettai i BSSID che gli astanti utilizzavano o avevano
> usato. Roba tipo "HOTEL TRE LUNE", "CASA GIANNI" etc...
>
> Questo è possibile perché gli smartphone, così come altri dispositivi,
> periodicamente inviano dei beacon di richiesta per capire se una delle
> reti WiFi configurate è attiva e presente nei paraggi. Questo
> chiaramente comporta un problema di sicurezza, poiché anche
> randomizzando il MAC (come fanno i dispositivi iOS e anche alcuni
> Android, se non ricordo male), interpretando i beacon è possibile
> riconoscere il dispositivo in modo quasi univoco.
>
> Non servono particolari competenze tecniche e sul Web ci sono molti
> esempi su come fare il tracciamento degli utenti (es
>
> https://null-byte.wonderhowto.com/how-to/use-esp8266-beacon-spammer-track-smartphone-users-0187599/
> ).
>
> Tornando alla mia personale esperienza, fu divertente vedere sbiancare
> uno "studente" quando chiesi: "vedo che qui qualcuno è stato all'hotel
> XYZ..."
>
> Temo che, in ogni caso, la pratica sia abbastanza diffusa, soprattutto
> negli store (usata per capire dove i clienti vanno e, quindi, modellare
> le strategie commerciali di conseguenza). Quantomeno Fiera di Milano ha
> avuto il buonsenso (che sarebbe un obbligo legale) di dirlo agli utenti.
>
> MP
>
> Il 30/11/22 11:56, Andrea Trentini ha scritto:
> > Incontro su Twitter questo:
> > https://twitter.com/prevenzione/status/1597186274603192320
> >
> > Non sapevo (anche se sospettavo) facessero analisi wifi, trovo
> > singolare (eufemismo) che uno debba spegnere[*] tutto per non farsi
> > tracciare, rinunciando quindi ad un servizio (oltre all'eventuale
> > servizio wifi della fiera, ammesso ci sia) e impedendosi altri usi (ad
> > esempio io potrei avere un cellulare che fa da AP e altre periferiche
> > collegate).
> >
> > Inoltre, come si può vedere dai commenti al tweet, esistono tanti modi
> > di fare analisi dell'affluenza meno invasivi...
> >
> > Mah
> >
> > [*] la frase "disattivando la connessione wifi" non è chiarissima,
> > intende dire di spegnere proprio il wifi o semplicemente di non
> > connettersi al wifi-fiera?
> >
> --
> Michele Pinassi - Responsabile Cybersecurity
> Ufficio esercizio e tecnologie - CSIRT
> Università degli Studi di Siena
> i...@unisi.it
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