Ciao Giacomo,

sono d'accordo su cosa sono i dati personali e su come dovrebbe essere una
società futura, ma la domanda resta...
E nn riguarda solo GAFAM ma anche lo stato. Le GAFAM non sono onnipotenti.
A loro servono dei politici, degli studiosi e dei professionisti che
sostengano il loro potere. Vedi il caso Uberleaks rivelato dal Guardian in
questi giorni. BTW, In sociologia, qualcuno definisce l'insieme dei
rapporti economici come lavoro relazionale, senza separare i rapporti
sociali o le relazioni personali dal calcolo economico.... Tout se tient.

Tornando ai dati sanitari, essi hanno un alto valore conoscitivo (vedi
pandemia) ed economico, e sono in possesso del SSN -  nn delle GAFAM. Va
riconosciuta la proprietà ai singoli iscritti al SSN?
Se sì, tecnicamente, come? Ad es. Alex Pentland offre una risposta. È
percorribile in Italia e in Europa?

Mi pongo domande pragmatiche, vale a dire che vanno idealmente nella
direzione da te auspicata, ma che possono avere una risposta ora, nella
sfera d'azione collettiva in cui abbiamo potere d'influenza. E non è
affatto piccola, secondo me. Molto dipende da dove ci porta la nostra
attenzione.


... Soprattutto se guardiamo un po' ai dati e abbandoniamo questa dominante
visione capitalocentrica... Dal 30 al 50% del PIL è prodotto dall'economia
familiare non dal mercato capitalista: ciò include i Paesi più "sviluppati"
ed oscilla in base ai vari criteri di calcolo.

Un saluto.

Vincenzo

Il Gio 14 Lug 2022, 17:41 Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> ha scritto:

> Ciao Vincenzo,
>
> On Thu, 14 Jul 2022 16:40:31 +0200 vincenzo.giorgino wrote:
>
> > I dati sono dunque di chi li possiede, un dato di fatto intoccabile,
> > per cui al massimo si proteggono i danneggiati?
>
> ragionando al di là della normativa presente ed in ottica di una piena
> emancipazione cibernetica futura dobbiamo distinguere i dati personali
> (emessi da persone fisiche) e tutti gli altri. [1]
>
> Sugli altri si potrebbe discutere anni su come riscrivere la normativa
> esistente per massimizzare il progresso dell'umanità invece che il
> profitto di pochi.
>
>
> Ma i dati personali sono qualcosa di completamente diverso: descrivono
> la persona ed il loro accumulo abilita una terribile riduzione della
> sua autonomia, la sua riduzione ad ingranaggio inconsapevole.
>
>
> I dati personali andranno dunque protetti in modo molto più efficace
> della normativa attuale. L'unico ad avere diritto di raccoglierli,
> elaborarli, persino alterarli ed eventualmente condividerli (in parte)
> con terzi per finalità specifiche, deve essere il soggetto cui
> riguardano.
>
> Solo quando tutti potranno elaborare autonomamente e liberamente i
> propri dati personali, saremo entrati finalmente in una società
> cibernetica civile.
>
>
> Quando ognuno di noi potrà decidere puntualmente quali dati personali
> (veri o falsi) condividere con la società, allora tale condivisione
> trasformerà quei dati da emissione inconsapevole abusata da terzi, in
> espressione consapevole della propria libertà.
>
>
> Ma siamo ancora lontani dalla consapevolezza necessaria.
> E purtroppo, la narrazione dei GAFAM è egemonica.
>
> Nessuno mette in discussione l'uso dei dati personali che di fatto è
> uso delle persone che li hanno emesse, ma solo le finalità o le modalità
> del loro utilizzo.
>
> L'idea che la persona abbia una propria sacralità, una dignità ed una
> unicità che vanno protette dagli smodati appetiti dell'economia
> capitalista è inconcepibile per moltissime persone.
>
> Ed anche quelle in buona fede, sono state convinte di poter usare i
> dati personali (aka le persone cui si riferiscono) a fin di bene.
>
> Mala tempora currunt.
>
>
> Giacomo
>
> [1]
> https://video.linuxtrent.it/w/p/ih87E19VKKsSTxAJYL6QhR?playlistPosition=2
>
> [2]
> https://video.linuxtrent.it/w/p/ih87E19VKKsSTxAJYL6QhR?playlistPosition=1
>
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