Il 08/05/22 17:39, Norberto Patrignani ha scritto:
un contributo sul tema "metaverso"
https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/facebook-il-metaverso-e-il-rischio-di-un-nuovo-medioevo-digitale/
Norberto
Grazie Norberto,
un articolo che condivido in tutto.
A proposito dei "guns-for-hire" [1] è sempre bene ribadire quello che
hai scritto in un articolo precedente [1] e cioé che:
"... i computer professional considerano la conoscenza e l’esperienza
solo come una delle loro caratteristiche, si considerano non semplici
individui ma membri di una comunità professionale, con una
responsabilità sociale, consapevoli del contesto applicativo dei loro
progetti, con un impegno a proteggere l’interesse pubblico e l’ambiente.
Sono consapevoli che scienza e della tecnologia non sono neutre ma il
risultato di una complessa interazione con la società".
Sembra ovvio ... poi però senti la "lectio magistralis" (si fa per dire
"maestro") di Zuckerberg [2] che ti riporta al "mainstream":
"credo che la decisione più importante che tu possa prendere al college
sia di scegliere di chi circondarti, perché tu diventerai come le
persone che scegli".
Ora, questa frase si può leggere in tantissimi modi, certo, le persone
sono importanti, ma è a questo che si riferiva Zuckerberg?
O al fatto che le "persone" sono come i tovaglioli di carta, utili per
pulirti la bocca e poi da buttare nel cestino.
Oppure sono "oggetti" da connettere e, ovviamente, da disconnettere
quando non servono più.
Oppure sono gradini delle scale per assaltare le mura del castello del
successo.
Cito sempre Bauman, che ha indagato pure sul rapporto tra "comunità" e
"network" ma vorrei riportare stavolta una definizione di "network
society" di Castells: "disposizioni che organizzano gli umani in
rapporti di produzione/consumo, esperienza e potere".
Che al bivio tra comunità e network questa generazione di umani abbia
scelto la seconda si è capito già da qualche lustro, il prossimo bivio
sarà tra mantenere ancora un flebile attaccamento alla vita fatta di
esseri in carne o ossa o indossare "occhialoni" e tuffarsi in un mondo
virtuale. Prima per "svago" e poi per tutto.
Ancora da Accenture [3]:
"Siamo sull’orlo di un precipizio mai visto. Non perché ci siano nuove
tecnologie da padroneggiare, ma perché per competere nel prossimo
decennio servirà qualcosa di più delle competenze tecnologiche e
dell’innovazione. Ci vorrà una visione veramente competitiva, sia per
definire come saranno questi nuovi mondi, sia per capire come dovranno
trasformarsi le aziende per avere successo in tali nuove realtà. La
tecnologia ci indica la giusta direzione, il resto dipende da noi."
"competere", "competenze", "competitiva" fino all'esasperazione, anzi
... fino all'autodistruzione.
Antonio
[1]
https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/la-responsabilita-sociale-degli-esperti-informatici-perche-e-ora-di-parlarne/
[2]
https://video.repubblica.it/tecnologia/tech/la-lezione-di-mark-zuckerberg-agli-studenti-per-avere-successo-nel-lavoro/415195/416129
[3]
https://www.accenture.com/it-it/insights/technology/technology-trends-2022
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