Ah, grazie al quadrato!
Pensavo di aver sbagliato io facendo copia e incolla dal PDF.
Perfetto, attendiamo la URL.
Ciao,
jc
On 18/12/21 15:29, Enrico Nardelli wrote:
Juan Carlos, purtroppo mi son spiegato male: l'errore è nel PDF
circolato. Allego qua la versione corretta del PDF.
La mozione dovrebbe essere pubblicata sia sul sito del GII che su
quello del GRIN. Per il GRIN dovrei saperlo nel pomeriggio e lo farò
circolare in risposta a questo messaggio.
Ciao, Enrico
Il 18/12/2021 15:18, J.C. DE MARTIN ha scritto:
Grazie, Enrico, hai fatto bene!
Avevo comunque allegato anche il PDF originale.
A proposito: c'è una URL di riferimento?
jc
On 18/12/21 15:16, Enrico Nardelli wrote:
Grazie Juan Carlos
nella versione pubblicata sono purtroppo saltate le 3 parole che ho
aggiunto in rosso direttamente nel testo della tua mail.
Ciao, Enrico
Il 18/12/2021 14:14, J.C. DE MARTIN ha scritto:
Gruppo di Ingegneria Informatica
Gruppo di Informatica
Mozione sul Voto Elettronico
(approvata dalle Assemblee GII del 16 novembre e GRIN del 29
ottobre 2021)
Il 9 luglio 2021 il Ministro dell’Interno, di concerto con il
Ministro per l’Innovazione Tecnologia e la Transizione Digitale, ha
approvato un decreto per la sperimentazione del voto elettronico in
Italia1, con le relative linee-guida2, che punta a valutare
modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni
politiche ed europee e per i referendum previsti dagli articoli 75
e 138 della Costituzione. Successivamente, l’ambito della
sperimentazione è stato esteso alle elezioni regionali e
amministrative, con l’obiettivo di consentire la prima
sperimentazione già nel 2022. Il decreto prevede che il voto venga
espresso mediante una web application a cui l’elettore può
accedere con qualsiasi dispositivo digitale collegato alla rete
internet. Lo scopo dichiarato è quello di agevolare la
possibilità di voto degli italiani all’estero e degli elettori
fuori sede per motivi di lavoro, studio o cure mediche.
La comunità informatica italiana considera suo dovere sottolineare
i rischi che accompagnano l’uso del voto elettronico nelle elezioni
politiche. Pur ribadendo la necessità della ricerca su sistemi
elettorali sicuri, riteniamo doveroso – sulla base degli
innumerevoli risultati scientifici raccolti in questi anni3 –
sottolineare i rischi di voto di scambio, di attacco e
manipolazione (a fronte di un incerto aumento della partecipazione
elettorale, allo stato attuale delle ricerche ancora non
dimostrato), ma anche i rischi connessi a un modello elettorale in
cui il cittadino non è grado di convincersi della veridicità del
risultato delle elezioni e la conoscenza necessaria per i controlli
è patrimonio solo di un ristretto gruppo di persone.
Il voto è soprattutto un esercizio sociale, prima che un fatto
tecnico e tecnologico, al termine del quale è assolutamente
fondamentale, per la tenuta della democrazia, che tutti gli
interessati, soprattutto quelli sconfitti, accettino razionalmente
il risultato finale come affidabile e veritiero. Un’elezione con un
meccanismo tecnologico di voto che milioni di cittadini non sono in
grado di comprendere e ritenere regolare, aprirebbe sicuramente la
strada a contestazioni e minerebbe irrimediabilmente quella fiducia
nel processo elettorale che è uno dei pilastri fondanti della
democrazia. Queste considerazioni sono proprio quelle alla base
della decisione della Corte Costituzionale tedesca di sancire la
non costituzionalità in Germania del voto elettronico4.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici la nostra valutazione,
coerentemente con quanto già espresso dalla comunità
internazionale, può essere sintetizzata come segue5:
*
- tutti i sistemi e le tecnologie per la votazione su Internet
sono al momento attuale inerentemente insicuri;
*
- non esiste alcuna evidenza tecnica che una qualunque
tecnologia di votazione su Internet siasicura o possa essere
resa tale in un prevedibile futuro, mentre al contrario tutta
la ricerca attualmente esistente dimostra il contrario;
*
- l’eventuale ricorso a tecnologie basate su certificazione
distribuita (ad esempio blockchain)non riduce gli elevati
rischi di compromissione della votazione su Internet
*
- nessuna app per la votazione con dispositivo mobile è
sufficientemente sicura da permetternel’uso
*
- a prescindere dal tipo di tecnologia utilizzata, il voto da
remoto non può soddisfare contemporaneamente il requisito di
essere personale e di essere libero e segreto, rendendo
impossibile soddisfare i vincoli costituzionalmente previsti a
tutela del voto democratico.
A oggi non esistono sistemi informatici completamente sicuri e
le possibilità di successo di un attacco dipendono da quanto
un attaccante è disponibile a investire e, quindi, da quanto
si possa potenzialmente guadagnare dall’attacco. Ebbene, nel
caso di elezioni politiche possono essere molti i soggetti
interessati a investire molto per governare, controllare o
destabilizzare una nazione. Un singolo individuo o un’agenzia
di intelligence possono attaccare a distanza un’elezione
online, modificando o filtrando le schede elettorali in modi
non rilevabili e non correggibili o anche solo interrompendo
l’elezione e creando scompiglio. E un attacco che abbia
successo può comportare l’elezione di persone sbagliate, o
falsare risultati di referendum. Riteniamo quindi che
introdurre l’uso di sistemi di voto elettronico nelle elezioni
politiche rischi di mettere a repentaglio le basi fondanti
della nostra democrazia.
1
https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-07/decreto_ministro_su_sperimentazione_voto_elettronico_9.7.2021.pdf
2
https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-07/linee_guida_voto_elettronico_decreto_9.7.2021.pdf
3 Un compendio dei problemi relativi all’uso delle tecnologie
digitali in ambito elettorale si trova qua:
http://www.csl.sri.com/neumann/risks-voting.pdf
4
https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Pressemitteilungen/EN/2009/bvg09-019.html
5 https://www.aaas.org/programs/epi-center/internet-voting-letter
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