Il 2020-11-17 12:44 Martin Koppenhoefer ha scritto:
> Am Di., 17. Nov. 2020 um 12:07 Uhr schrieb Simone Saviolo
> <simone.savi...@gmail.com>:
>
> Il giorno mar 17 nov 2020 alle ore 12:00 Simone Saviolo
> <simone.savi...@gmail.com> ha scritto:
>
> Ritengo che dobbiamo seguire i documenti ufficiali ...
>
> Specifico meglio: il *nome* ufficiale. Per ufficiale intendo quello che è
> scritto nei documenti (statuto del Comune in primis), A MENO CHE il Comune
> stesso non lo scriva diversamente sui cartelli che definiscono il centro
> abitato.
per me non è logico. "Ufficiale" per me vuol dire che è pubblicato da
chi ha le competenze. Le competenze sul nome del comune le ha il
consiglio comunale (credo, correggetemi se sbaglio). I cartelli stradali
non hanno peso sul nome "ufficiale". Certo, sarebbe utile avere in osm
tutte le varianti e anche sapere quale variante viene da dove / che
significato ha.
In official_name ci va il nome ufficiale (solitamente come da statuto).
In name ci va il nome comunemente più usato.
Mi sembra un criterio molto pericoloso: chi stabilisce qual è il "nome
comunemente più usato"? Per questo tutti gli atlanti che conosco
utilizzano il nome ufficiale, in quanto è oggettivamente definito (dallo
Statuto comunale, in Italia).
I cartelli invece possono testimoniare un uso comune, ma non sempre;
alle volte testimoniano solo la volontà politica dell'amministrazione,
mentre non di rado, nei casi complessi, sono scritti un po' come capita
a seconda del funzionario. Persino il "cartello bianco" non è sempre
affidabile; ad esempio sul cartello bianco all'ingresso di Lanzo
Torinese c'è scritto "Lanzo/Lans", ma la dizione francoprovenzale,
ancorché comunemente usata dai locali ed espressa in lingua minoritaria
riconosciuta, non è parte del nome ufficiale, che invece contiene
"Torinese" che sul cartello non c'è e che non dice nessuno; e noi
abbiamo name="Lanzo Torinese".
Se adottiamo il criterio che "name" non è il nome ufficiale ma il "nome
comunemente più usato", allora andiamo sulla mappa e togliamo "Casteddu"
da "Cagliari/Casteddu": voglio vedere, se chiediamo il nome della città
a mille persone, o se guardiamo i cartelli stradali nella zona
circostante, quante volte compare "Casteddu"... credo si conterebbero
sulle dita di una mano. Poi andiamo in val Martello ed eliminiamo da
"name" il toponimo italiano, visto che all'ultimo censimento gli
italofoni nel comune erano zero; e già che ci siamo togliamo in entrambe
le lingue la strada del vino, che è lunga e incasina solo la mappa, dato
che nessuno, quando gli chiedi dove vai a comprare il vino, ti risponde
"vado a Termeno sulla strada del vino e poi passo anche da Cortaccia
sulla strada del vino e da Salorno sulla strada del vino", a meno che il
vino non l'abbia già bevuto prima :-D
Dopodiché, andiamo in giro per il Veneto ad aggiungere il toponimo in
veneto in tutti i comuni di campagna in cui si parla più dialetto che
italiano, e in Piemonte togliamo dai name tutti i "Torinese",
"Vercellese", "Monferrato", "Ligure", visto che comunemente, tranne
qualche caso specifico tipo Novi Ligure, non li usa nessuno, non di rado
nemmeno abbreviati sui cartelli, e tra l'altro in diversi comuni non
hanno nemmeno funzione di disambiguazione; non esistono tra i comuni
italiani altre "Carrega" oltre a Carrega Ligure o altri "Montiglio"
oltre a Montiglio Monferrato (in compenso esistono due comuni chiamati
"Calliano" senza alcuna qualificazione, che infatti hanno entrambi
name="Calliano").
Insomma, deviare dal principio del nome ufficiale indicato nello Statuto
comunale, nelle lingue indicate nello Statuto comunale, mi sembra
proprio volersi cercare dei guai...
--
vb. Vittorio Bertola - vb [a] bertola.eu <--------
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