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> On 1. Oct 2020, at 09:38, Vittorio Bertola <v...@bertola.eu> wrote: > > Più in generale basterebbe leggere la già citata voce della Treccani (che > spero si possa considerare sufficientemente autorevole e indipendente): non penso il Treccani si possa considerare “indipendente”. > > "Italia Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni > naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e > di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa > centrale (da O a E: Francia, Svizzera, Austria, Slovenia). Come regione > naturale, tra lo spartiacque alpino e i tre mari (Adriatico, Ionio e > Ligure-Tirreno) che la cingono, l’I. (con le isole giacenti sulla sua > piattaforma continentale) ha una superficie di poco più di 300.000 km2. > Alcune regioni continentali (Canton Ticino, Istria), insulari (Corsica) e due > Stati autonomi (San Marino e Città del Vaticano) inclusi in questi limiti non > fanno parte dello Stato italiano." quando parla della piattaforma continentale, di quale continente parla? Per me non spiega perché Istria sì e Dalmazia no, ci sarebbero anche confini naturali per la Dalmazia (e si parlavano lingue italiche in Dalmazia). Nell’Istria odierna gli Italiani sono una piccola minoranza, e non vedo motivo per giustificare di chiamarla parte della geografia Italiana, al meno che non si guarda la situazione storica, dove per secoli faceva parte di territori italiani. Oppure qualcuno può spiegare quale altro criterio “geografico” si potrebbe individuare per farla appartenere? > > Francamente non capisco bene come si possa mettere in dubbio che esista una > regione naturale chiamata Italia che si estende dalle Alpi al Mediterraneo e > che coincide al 95%, ma non completamente, con i confini dello stato > Repubblica Italiana chiamato volgarmente Italia. > Tra l'altro nemmeno questo è un caso particolare, pensate ad esempio a > Irlanda regione geografica e Irlanda stato (e anche lì qualunque discussione > geografica finisce subito in politica). esempio poco simile. > > Diversa se mai è la questione se su Openstreetmap questo tipo di entità > geografiche possano venire tracciate o meno. in generale non lo facciamo perché si tratta quasi mai (a parte le isole) di confini chiari al metro, e quindi il nostro modello che richiede linee precise è poco adatto a rappresentare regioni geografiche. > .... tradizione geografica che risale ai tempi dei confini amministrativi > dell'Impero Romano, posti sul Varo a ovest e sul golfo di Fiume a est, anche > perché sono confini che sono esistiti fino a tempi molto recenti; il Varo è > stato il confine tra Savoia/Sardegna e Francia fino al 1860, e il confine > orientale dell'Italia tra il 1918 e il 1945 era precedentemente il confine > amministrativo dell'Istria nell'impero austroungarico. appunto, confini politici, per i quali si trovano corrispondenti confini fisici. Se una nazione perde territori che storicamente ha controllato e influenzato per tanto tempo, ma attualmente non ha più persone ne controllo su questo territorio, e continua a considerare questi territori “geograficamente” loro, non si deve stupire di essere accusato di revancismo. > > Dopodiché, io non so se chi vuole tracciare questa entità sia mosso da > motivazioni ideologiche; non lo so nemmeno io, non vorrei accusare nessuno, volevo soltanto alzare l’attenzione e invitare tutti a pensarci bene: territori che da 75 anni non sono più abitati da Italiani (perché gli Italiani li hanno perso in guerra), perché dovremmo reclamarli ancora come “in qualche modo italiani”? E sono veramente così forti questi confini “geografici” che non c’è altro modo di interpretare la situazione? Guardate la mappa fisica: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Istria#/media/File%3AIstriait.jpg Vi sembra evidente che questo territorio appartenga “per configurazione naturale” all’Italia? Ciao Martin
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