Il 28/11/2015 09:31, Marco Bartalini ha scritto:
1. Appena si iscrive un nuovo utente, nella zona tutti i mappers esistenti devono essere avvisati con una notifica.
Fermo restando che sarebbe bello ed utile. Come determini la zona del nuovo utente? Prendiamo il caso di un neo-iscritto che non ha ancora caricato un changeset; non so se adesso sia obbligatorio o meno mettere la posizione, ma anche in caso fosse obbligato chi ci dice che metterà la posizione reale? Mettiti circa alle coordinate 0 0, troverai un mucchio di gente... Se poi contribuisce è più facile, ma non è detto che inizi a contribuire nella sua zona: magari dove abita c'è tanta roba e dunque comincia dove è stato in vacanza o dove abitava tempo prima.
2. Il nuovo utente non può cancellare ciò che altri utenti hanno fatto può al limite inviare una richiesta di modifica ai mappers di rango superiore spiegando il problema. Il nuovo utente potrà per cui solo aggiungere.
Su questo non sono per niente d'accordo. Tra l'altro si andrebbe contro la filosofia del progetto. Qualcuno diceva: tu mappi il tuo quartiere, io il mio, insieme mappiamo il mondo. Se devo dipendere dal mapper superiore che abita in un'altra città...
3. Il sistema gerarchico potrebbe concretizzarsi con un sistema a punteggio sulla base dell'esperienza e sulla base di ciò che ha fatto negli anni su osm.
Bah. E come valuti il tutto? Il 28/11/2015 12:13, Andrea Lattmann ha scritto:
Ci sono molti strumenti che i nuovi utenti non conoscono. Non credo che tutti i nuovi arrivati vadano sul wiki. Concordo sulla necessità di guidare i nuovi utenti verso il percorso di mappatura: le difficoltà iniziali sono spesso quello che fa desistere il nuovo arrivato nel proseguire. Bisognerebbe anche contattare chi smette di mappare, o si iscrive e non mappa, per chiedere se ha difficolta o se "non sa cosa mappare".
Quoto. Molti se conoscessero gli strumenti adatti mapperebbero di più. Il 28/11/2015 15:15, Andrea Albani ha scritto:
se ingessiamo l'utente io ho paura di poter perdere il contributo di... "Federico". Federico è un amico amante della bicicletta, sia MTB che da strada. Quello che fa normalmente è prendere nota di piccole inesattezze lungo i percorsi che segue. Apre si e no 50 changeset in un anno con 10/20 nodi/way per ognuno quando va bene. Se dovesse tornare a casa e trovarsi nell'impossibilità di cancellare la fontanella che il comune ha rimosso o il sentiero che non esiste più, dovendo chiedere il "permesso" di farlo, penso che smetterebbe subito di migliorare OSM. Ecco, io non vorrei perdere i tanti "Federico" che contribuiscono ai dettagli
+1
- mi chiedo come è possibile stabilire chi è più bravo e chi no basandosi su un numero di change o su un punteggio frutto di un calcolo che tiene conto di pesi attribuiti alle tipologie di modifiche apportate.
Tra l'altro c'è chi, durante una sessione di mappatura, ha l'abitudine di fare una moltitudine di piccoli changeset (cosa che adesso che si può tenere aperto il changeset salvando ogni tot ha, imho, poco senso) e chi preferisce inglobare tutto in uno. Con il risultato che magari il mapper X ha tre volte i changeset del mapper Y ma ha meno della metà di contributi...
Magari si potrebbe inserire un sistema di rating per i changeset che vada poi a formare la quotazione del mapper... ma in un caso del genere non si potrebbe escludere che gruppi di mappatori si coalizzino per scambiarsi pareri favorevoli alterando il sistema.
Meglio sarebbe se le comunità locali si autoorganizzassero con un sistema di controllo, sapendo ognuno chi controlla cosa. Mi spiego: prendi la mappa e la dividi in zone, ed ognuno dice che zone controlla...
Ciao Paolo M
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