>Nella fattispecie, non si tratta di "uniformare i toponimi bilingue
>sardi al modello altoaTesino". Il sardo non è una lingua, dal mio punto
>di vista è un dialetto e, per quanto sia singolare, ricco di tradizione,
>bellissimo etc, rimane quello che è: un DIALETTO che si parla in una
>piccola area geografica e che conosce solo chi risiede in quelle zone.
Lo so che stai trollando, ma comunque, giusto per togliere ogni dubbio:
L'UNESCO sul sardo - http://www.ohchr.org/EN/UDHR/Pages/Language.aspx?LangID=srd
Studi dell'università di Stoccarda -
http://www.uni-stuttgart.de/lingrom/marzo/EscursioneSitoItaliano/il_ruolo_della_lingua.html
Università della Catalogna -
http://www.uoc.edu/euromosaic/web/homean/index1.html
Università di Colonia - http://www.portal.uni-koeln.de/uoc_home.html?&L=1
Più tipo un milione di libri scritti da linguisti provenienti da tutto il mondo
e tutto quello che hanno postato gli altri
(leggi italiane e regionali, wikipedia e quello che ci trovi dentro).
Il sardo è un dialetto dell'italiano quanto l'italiano è un dialetto del
francese.
>> In realtà, a mio avviso, il doppio nome è mappare per il rendering.
>Concordo. Se il sito ufficiale avesse la lingua con cui visualizzare la
>mappa impostabile non saremmo qui a discutere se mettere o no il doppio
Ma il punto è esattamente questo, dato che per ora non c'è, e che in l'Alto
Adige il doppio nome si mette,
bisognerebbe inserirlo anche nelle altre zone in situazioni simili, come
appunto la Sardegna.
Magari le parlate locali fossero parlate da più del 20%... in realtà
certe si stanno estinguendo, non vengono nemmeno più parlate in
ambito familiare... nell'indagine ISTAT del 2006 per esempio si
legge che solo il 9% dei lombardi lo parla in famiglia, ed un altro
26% alterna con l'italiano, mentre più del 57% in famiglia parla
quasi esclusivamente italiano. Figuriamoci negli altri ambiti (con
amici e con estranei). Tra l'altro leggo che pure in Sardegna più
del 50% parla solo italiano in casa... mi aspettavo una situazione
diversa, più simile a quella del Nord-Est o del Sud... per capirsi:
in Veneto solo il 23% parla prevalentemente italiano in casa, mentre
ben il 39% in famiglia parla solo veneto ed il 31% mischia... tra
l'altro in Veneto c'è pure il record di uso della parlata locale con
gli estranei (16% + un 29% che mischia), seguito dal Friuli e poi da
Campania e Basilicata...
Questa percentuale è sempre dell'ISTAT? In realtà credo che l'utilizzo del
sardo sia più difficile da quantificare.
Da noi è una questione molto complessa perchè anche in famiglia si cambia
lingua a seconda della persona con cui stai
parlando (molti non insegnavano più il sardo ai figli, ma per fortuna la
tendenza si sta invertendo). Spesso
tra fratelli si usa una lingua, con un nipote che parla coi genitori in sardo
si parla in sardo e con un
altro in italiano (esperienza personale). Comunque il problema del poco
utilizzo è in genere
tipico dei centri più grandi, dove la lingua sarda è meno radicata.
Accidenti, hai visto i veneti!
Il Mercoledì 30 Ottobre 2013 21:00, Alessandro Barbieri <ale.bar...@alice.it>
ha scritto:
> In realtà, a mio avviso, il doppio nome è mappare per il rendering.
Concordo. Se il sito ufficiale avesse la lingua con cui visualizzare la
mappa impostabile non saremmo qui a discutere se mettere o no il doppio
nome.
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