Il giorno 30 ottobre 2013 17:18, Francesco Pelullo <f.pelu...@gmail.com> ha scritto:
> > > > Il giorno 30 ottobre 2013 16:01, Martin Koppenhoefer < > dieterdre...@gmail.com> ha scritto: > > >> >> Io sarei addirittura più drastico: metterei il secondo nome solo se ha >> una certa diffusione/significato per qualcun altro al di fuori dei locali. >> >> >> se arrivi in un posto il nome più utile è quello che usano i locali però. >> La tua variante mi suona ragionevole, però è anche soggettivo come >> criterio e potrebbe suscitare nuovi dibatti sulla diffusione >> > > Se devo arrivare, uso il nome che conoscono tutti, non quello che > conoscono soltanto loro. > Io cerco Bolzano, non Bozen, visto che ognuno parla del proprio orticello.. > > >> Ad esempio: metterei sicuramente Bolzano/Bozen perchè quello è il nome >> ampiamente noto a tutti. >> >> >> >> Chi urla più forte vince? ;-) >> >> >> > > No. > Semplicemente, per me ha senso mettere un doppio nome in evidenza soltanto > quando è utile o necessario per qualcosa. > > Secondo me, questo topic è stato proposto male e non aveva nessun senso > portarne avanti la discussione. > > Nella fattispecie, non si tratta di "uniformare i toponimi bilingue sardi > al modello altoaTesino". Il sardo non è una lingua, dal mio punto di vista > è un dialetto e, per quanto sia singolare, ricco di tradizione, bellissimo > etc, rimane quello che è: un DIALETTO che si parla in una piccola area > geografica e che conosce solo chi risiede in quelle zone. > > http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_sarda http://www.sassarinotizie.com/articolo-20633-lingua_sarda_aperti_termini_per_la_realizzazione_di_spazi_editoriali.aspx > A noi serve avere, su una mappa di uso "generale", il nome delle località > espresso in una lingua incomprensibile? Penso di no. > > Appunto, perchè dovrei leggere nomi in tedesco? Io non parlo il tedesco quindi... (oltretutto vieterei ai tedeschi di mappare in Italia perchè mettono i commenti dei changeset in tedesco) > Per il modello alto-atesino (e di tutte le altre zone del caso), il > discorso è diverso. Non è un semplice dialetto, si tratta di aree > geografiche dove è diffusa la lingua, la tradizione popolare e la cultura > tipicamente presenti in un altro Paese. > > La soluzione di "...quello che c'è nella segnaletica...", è buona, ma temo > che queste faccende si prestino troppo a strumentalizzazioni partitiche, > sopratutto nel periodo pre elettorale. > > Concludo con un esempio. > In Basilicata ed in Calabria ci sono paesi dove si parla l'albanese al > posto dell'italiano (seconda lingua a scuola, segnaletica, atti ufficiali > etc). > > Ora, se un mapper decidesse di usare il tag name=San Costantino > Albanese/Shën Kostandini Arbëreshë a me starebbe bene, perché si > tratterebbe di documentare un fatto acclarato: una vera e propria comunità > straniera (albanese) presente in Italia. > > Ma è riconosciuta da una legislazione in merito? > Diverso sarebbe se qualcuno decidesse di mettere il tag > name=Potenza/Putènze, io non sarei daccordo perché in questo caso non si > tratterebbe di una comunità che ha adottato la lingua, la cultura e le > tradizioni di altri Paesi, ma di una comunità che ha adottato una lingua > LOCALE (il dialetto per definizione), una cultura LOCALE e una tradizione > LOCALE che individuano in maniera più o meno univoca quella zona e basta. > Non è rappresentativo di qualcosa di "diverso" dal solito, perché il > "solito" è il dialetto in ogni parte del mondo. > > > Vallo a dire a loro http://www.manca-indipendentzia.org/ita/organizzazione/comunicati/item/441-eletziones-italianas?-sardigna-no-est-italia.html > Ciao > /niubii/ > > > Ciao, Stefano PS Io ero partito fin dall'inizio dai nomi col namespace, ma il richiamo dei flame è irresistibile. > > _______________________________________________ > Talk-it mailing list > Talk-it@openstreetmap.org > https://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it > >
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