Niccolo Rigacci ha scritto:
Scusami Niccolo, ma nel messaggio di Niubii vi trovo scritto "Per OSM il fine non e' il libero accesso a dati geografici (prodotti da altri), il fine e' quello di realizzare una mappa digitale propria, mondiale, liberamente accessibile.", non trovo una frase che dica che OpenStreetMap sia **LA** mappa.On Sat, Dec 06, 2008 at 08:01:49AM +0100, niubii wrote:Tu dici che la liberazione dei dati per OSM è solo un mezzo per ottenrere un risultato ben più importante: **FARE** la mappa La tua risposta mi sembra legata a pregiudiziali (che non conosco) che però stravolgono quello che effettivamente è scritto nel messaggio. Se vuoi dar una tirata di orecchi a tutti gli OSMers perchè privi di coscienza cartografica, sei libero di farlo ma, per favore, mettiam da parte le pregiudiziali. Questo è vero, ma di OSM io apprezzo il fatto di essere un inizio. Non è il migliore nè il peggiore, ma è un primo passo. Ha dei limiti, va migliorato, ma siamo qua per questo.Chi si occupa di geomatica professionale sa che ci sono mappe che per ora dentro OSM non ci stanno neanche a pigiarle. Vero, ma non dimentico che il progetto si evolve grazie all'apporto di varie collaborazioni.Basta pensare alla terza dimensione (altezza), alle curve di livello oppure ai dati catastali (lato dx e sx della strada, mica solo la linea mediana! spigoli degli edifici, sottosuolo, ecc.). A titolo esemplificativo, penso che i mattacchioni degli speleologi, degli alpinisti, dei trailrunners oltre ad alzare il grado alcoolico in OSM possano dir la loro su curve di livello&co (al di là del fatto che qualcuno sta lavorando anche su questo). Spero che nessuno pensi che la cartografia finisca con zio Tommi& TeleAtlas (o per lo meno ha sbagliato progetto e sito: su zio Tommi ci sono ben altri siti)Insomma OSM ha ottenuto risultati mirabolanti, ma se gli OSMers pensano che **LA* cartografia finisca col TomTom si sbagliano di grosso! Niccolo, e ke è?? Ci vuoi castigare tutti?? :-DAltro punto che forse sfugge agli Osmers: Condivido gli obiettivi, ma concedimi un'annotazione:la pubblica amministrazione spende ingenti risorse per **FARE** e **TENERE AGGIORNATE** mappe che manco ci immaginiamo il livello di dettaglio. Da questo punto di vista la comunità OSM ha speso enormi risorse per duplicare questo sforzo, ma a mio parere è un obiettivo ben più modesto (inteso come rapporto costi/benefici) rispetto a liberare il dato che già esiste e già viene tenuto aggiornato. La mia idea è che il futuro di OSM non può essere quello di rincorrere le mappe degli altri e nemmeno replicare gli sforzi che non potrebbe mai replicare. Ad esempio la certificazione del dato: è una cosa che costa, c'è chi ne ha bisogno ed è disposto a spenderci. Una pubblica amministrazione o anche un privato la può fare, mentre dentro il modello OSM difficilmente riesci a metterla. Il futuro dei dati geografici liberi io lo vedo così: - Liberazione dei dati esistenti e futuri. - Decine di altri progetti simili ad OSM, con la loro base di dati specializzata. - Creazione di strumenti che permettano l'interscambio tra basi geografiche differenti, es. mappa certificata dalla protezione civile <-> OSM, catasto <-> OSM, ecc. dal mio punto di vista, la liberazione dei dati è un obiettivo fondamentale, ma è un obiettivo che ha bisogno di altri passi fatti in precedenza. Mi spiego con l'esempio del lavoro nei confronti della Regione Veneto (di cui ti avevo informato) Chiedere un'autorizzazione per usare liberamente i dati e chiedere la liberazione dei dati per me sono due cose ben differenti. La prima, per quanto complicato possa essere il cammino, costituisce il primo passo che porta al confronto con qualche funzionario/dirigente e OSM costituisce il casus per presentare un esempio di quello che potrebbe essere un utilizzo. Il fatto che qualche altro funzionario di una regione limitrofa abbia già fatto le sue valutazioni è un ottimo precedente. La richiesta per liberazione dei dati compie un giro più ampio: passa, infatti, anche per altre mani (tipo quelle di qualche consigliere regionale) e qui scatta un'ulteriore opera di pressione che però parte da un precedente e non si rifà solamente a quello che capita negli U.S. Magari non è il metodo migliore, ma è il metodo che ho appreso nel corso del mio lavoro (che mi porta a relazionarmi anche con amministrazioni pubbliche): lavoro nel commercio equo e solidale e ho imparato ad ancorare l'idealismo ad una buona base di pragmatismo. Detto questo, ribadisco che sono un novello in OSM. Ho conosciuto OSM a partire da una segnalazione di Shorin Vsevolod (il creatore del software gpsVP); in OSM ho imparato a conoscere Gfoss (che mi ha permesso di rimetter naso sul GIS). Son grato a tutti e non ho pregiudiziali: quello che mi piacerebbe vedere è una maggior collaborazione propositiva, senza recriminazioni. Ciao, Giorgio -- Dio diede a San Pietro le chiavi del paradiso e a MacGyver il coltellino svizzero, così poteva entrare quando voleva My contacts (if I don't reply, maybe I'm outdoor...): 45°49'52"/12°00'32" mobile: +393286348448 (Wind)/+393398535858 (Tim) fax: 04231990281 id skype: jorgedelasierra |
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