2014-07-12 11:28 GMT-07:00 Giampaolo Rodola' <g.rod...@gmail.com>: > Sono contento di vedere una discussione a riguardo (sono così poche...), > inoltre così bene argomentata. > Riguardo la mancata adozione di Python 3 ci sono svariati motivi, ma credo > che il più importante sia il fatto che ancora molte, troppe librerie > "grosse" non siano state ancora portate e considerando che sono passati 5 > anni da Python 3.0 direi che la cosa è abbastanza preoccupante. > http://py3readiness.org/ > Nomi quali Twisted, gevent, eventlet, MySQL-python, pika e molti altri > implicano che centinaia di migliaia di persone sono, ad oggi, letteralmente > *impossibilitate* a fare il porting e quindi non si pongono neanche il > problema. ...E non solo: se anche tutte le tue dipendenze fossero > soddisfatte, chi te lo dice che in futuro non potresti avere bisogno di > qualcosa che non è stato ancora portato, magari basato su Twisted o che so > io? Come può un'azienda fare una scelta tanto rischiosa? Semplice: non la > fa.
Vero, ma non tutte le aziende sono uguali. Diverse aziende/persone sono invece portate a scommettere su una tecnologia, e non si preoccupano troppo del fatto che in futuro "potrebbero avere bisogno di qualcosa che non esiste per il loro stack/linguaggio"... c'è gente che sceglie OCaml, oppure si scrive il proprio linguaggio, o la propria implementazione di un linguaggio vedi anche la stessa Dropbox con Pyston: mi pare che le estensioni C non le supportino ancora, e fino ad allora non sarà certo un drop-in replacement per CPython In confronto allo sforzo di crearsi e mantenere il proprio linguaggio, l'effort richiesto per portare una sola libreria, che possa ipoteticamente servire in futuro, sfuma... queste aziende, se hanno bisogno hanno il know-how per scrivere da 0 quello che gli serve (non ho nulla contro aziende più conservative: alla fine si tratta sempre di fare la solita scelta make-or-buy) > Un *vero* campione statistico riguardo il successo di Python 3 IMO si > potrebbe avere solamente nel momento in cui chiunque può effetturare il > porting senza porsi il problema se la libreria X o Y è stata portata o meno, > e calcolare le tempistiche da allora (altro che da Python 3.0). > Per fare un esempio concreto, il porting di Open Stack è fermo da ben una > sessantina di loro dipendenze non ancora portate: > https://gist.github.com/brettcannon/9009338 > OK, la code base di Open Stack è enorme, ma il numero rimane indicativo. > Concordo in toto, ma la situazione non è così brutta come può sembrare: Contando le dipendenze in quel gist, 65 è un numero molto inferiore alle quasi 200 dipendenze complessive E guardando i primi progetti in quella lista, parti di essi funzionano già con Python3 (boto) o c'è un rewrite che supporta Python3 apparentemente (cmd2) -- xmpp: berda...@gmail.com bitmessage: BM-2cTYXfGiSTsnx3righ6aHcJSWe4MV17jDP gpg fingerprint: 3F8D53518012716C4EEF7DF67B498306B3BF75A0 (used just for signing commits) _______________________________________________ Python mailing list Python@lists.python.it http://lists.python.it/mailman/listinfo/python