var ha scritto:
Recentemente sono nati alcuni nuovi siti dedicati a python in Italia.
- http://pythonitalia.devil.it/
- http://www.python-it.org
...

Salute a tutti,


Ciao e grazie per aver partecipato alla discussione.

sono Antonio Fittipaldi, uno degli *ideatori* di python-it.org
(pythonitalia, pythonlab e il mio forum precedente sono stati fusi nel
nuovo progetto e lucchettati). Il motivo che ci ha spinto a creare
questa piccola e nuova realtà è che riteniamo che oggettivamente
python.it (sebbene sicuramente nato con i migliori propositi) si sia,
per motivi a me ignoti, insabbiato. E su #python, quando si chiedeva a
qualcuno di virare verso realtà maggiormente collaborative (avevo
proposto l'adozione - o quantomento la considerazione - di Plone) le
risposte sono state sempre e comunque conservative e assolutamente
orientate a mantenere lo status quo. Non vi era proprio nessuna voglia
di dialogare su tale tema.

Come si sarà capito da questo thread, buttarsi a capofitto su una piattaforma del tutto nuova, è quasi un azzardo.

Tuttavia concordo con te che la situazione attuale non va bene.

Il motivo per cui python.it si è insabbiato è che io non ho nessuna intenzione di fare tutto da solo, perchè è una fatica non indifferente.

Tutti i membri della comunità devono fare qualcosa.


Noi siamo *assolutamente* disposti a tutto ciò che consenta una
maggiore diffusione di Python in Italia: tutto qui. Ben vengano dunque
collaborazioni, fusioni e quant'altro. Quello che penso, davvero in
maniera molto modesta, è che nel 2007 ci si possa affidare agli utenti
per produrre contenuti (con tutti i controlli e i permessi del caso,
sia chiaro), piuttosto che attendere che pochi siano abilitati a
modificare manualmente qualche pagina HTML (o che si richieda a
semplici user di manipolare reStructuredText).


Qui credo che sbagli.
Nella struttura attuale si tratta di avere accesso ad un repository Subversion e modificare delle pagine in XHTML o in reStructuredText.

Un utente che usa Python, *dovrebbe* conoscere questi strumenti.


Infine, riguardo il problema di avere molti utenti che possano modificare le pagine, non è davvero un problema, anche se sono convinto che ci debbano comunque essere poche persone che coordinano e revisionino tutti i contributi.

Non credo che si andranno a produrre dei nuovi documenti ogni giorno, o che avremo migliaia di utenti da gestire.

Cordialità.

Antonio Fittipaldi


Saluti  Manlio Perillo
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