Il 05/01/25 21:11, Stefano Zacchiroli ha scritto:
Giustissimo, ma mi permetto di osservare che questo è un argomento "jolly" che potremmo, e dovremmo, applicare a tutte le tecnologie informatiche. Ci facciamo le stesse domande per YouTube
Personalmente sì! Per esempio, nelle discussioni sulla sostenibilità dei progetti Wikimedia ho proposto di considerare che ogni ora spesa dalle persone sulle pagine di Wikipedia o altri progetti altamente testuali, se sottratta ad alternative come il consumo di video in streaming ad alta risoluzione, è a tutti gli effetti una misura di risparmio energetico. Allo stesso modo, la società civile (EDRi ecc.) ha evidenziato a suo tempo che l'articolo 17 della direttiva 790/2019, facilitando di fatto i monopolisti dello streaming come Spotify e YouTube, ne causa inevitabilmente l'espansione (con conseguente amplificazione dei rispettivi danni climatici).
Purtroppo però non si può chiedere al settore privato di mettere in pratica simili considerazioni da "scacchi in 4D" nelle proprie decisioni quotidiane. Le soluzioni sistemiche tendono a essere prerogativa delle decisioni di tassazione sopranazionale. Ai singoli resta solo la possibilità di effettuare scelte settore per settore.
Federico