On gio, 2024-05-09 at 10:18 +0200, 380° via nexa wrote:
> Buongiorno Paolo e Damiano,
> 
> Paolo Del Romano <delrom...@gmail.com> writes:
> 
> [...]
> 
> > Questo mi ricorda tanto quello che accadde 25 anni fa nella mia scuola dove
> > qualche docente, un preside illuminato e un ex-studente riuscirono a

[...]

> L'esperienza che racconti è la stessa identica che hanno vissuto
> praticamente tutti gli attivisti del software libero che hanno
> contribuito e/o collaborato con istituzioni scolastiche *e* rionali,
> comunali, regionali, statali, nazionali *e* internazionali: non sono
> _mai_ "scalate", non perché non siano "scalabili" ma peché attorno c'è
> un ambiente _sterilizzante_.

Se la cosa può consolare (e non può), nell'industria non del software 
 la situazione è esattamente la stessa. Per quanto la soluzione "eretica" 
 e libera sia performante, nessuno vuole correre il rischio di mantenerla
 come si fa invece per altre soluzioni, anche pessime, ma accettate
 dalla cultura software aziendale.

A parte la contingenza che la impone, a nessuno interessa risolvere
 i problemi a lungo termine, e mantenere soluzioni non "standard"
 (volevo scrivere per la terza volta "eretiche" ma mi trattengo).

> In particolare potendo effettuare uno studio sociogico e politologico di
> tutte le attività messe in campo per il software libero e delle
> relazioni istituzionali (disfunzionali) che ne sono seguite, credo di
> non esagerare dicendo che "l'istituzione uccide le buone pratiche per
> questioni di interessi non dichiarati" (poi sì, c'è sempre la scusa del:
> eh ma è roba per /tennici/, lasciamola fare a _loro_).
> 
> Qui un articolo che Damiano conosce bene perché lo citò lui in questa
> lista, che ripercorre notevoli esperienze del mondo dell'attivismo del
> software libero nelle scuole, arrivate ai massimi livelli istituzionali,
> a partire dal 1996:
> 
> «Le tribolazioni del software libero nelle scuole italiane»
> (La storia di linuxdidattica.org)
> 
> http://linuxdidattica.org/docs/documenti/tribolazioni_software_libero.html
> (Antonio Bernardi, circa 2009 ma più probabilmente 2008, l'articolo non
> è datato [1])
> 
> ...ci sono "tonnellate" di esperienze virtuose finite più o meno bene
> per motivi del tutto analoghi.

Non ne ho viste molte nella mia esperienza lavorativa; e tutte hanno avuto vita
breve
 venuto meno l'attivismo del proponente.

In molti casi c'è stata invece una qualche forma di mobbing o retaliation nei
confronti
 dell'"eretico", anche se con la sua iniziativa aveva evitato grossi problemi
all'azienda.

Il pensionamento forzato è quello che ho subito io.

[...]

Come avrete tutti capito, volevo anche condividere con voi una parte della mia
storia.  

Grazie

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