Ho dato uno sguardo al loro sito e in effetti vedo alcuni docenti che fanno parte del Team per l'Innovazione Digitale (Davide Giachi, Fabio Rigoni) e alcuni studenti che hanno dato vita al progetto mastodon che risulta descritto qui:
https://www.galileivr.edu.it/it/scuola/notizie-galilei/4650-galiverso-apre-il-social-network-etico-del-galilei <https://www.galileivr.edu.it/it/scuola/notizie-galilei/4650-galiverso-apre-il-social-network-etico-del-galilei> Non ho capito se l'amministratore dell'istanza mastodon (un certo Carlo) è uno studente oppure un docente o un soggetto esterno. Quello che però non mi è piaciuto è che nelle pagine web istituzionali della scuola si parla di tanti progetti ma non si menziona questo che sicuramente ha un valore non solo simbolico di innovazione e di apertura ai progetti opensource degno di menzione! https://www.galileivr.edu.it/it/galilei-web https://www.galileivr.edu.it/it/scuola/la-nostra-storia/4308-storia-del-sito-del-galilei <https://www.galileivr.edu.it/it/scuola/la-nostra-storia/4308-storia-del-sito-del-galilei> Questo mi ricorda tanto quello che accadde 25 anni fa nella mia scuola dove qualche docente, un preside illuminato e un ex-studente riuscirono a portare quel mondo allora poco conosciuto che chiamavamo "internet" in tutti i laboratori e le aule della scuola con workstation linux. Fu un esperimento sicuramente positivo perchè si contribuì a diffondere la cultura del software libero insieme a quella della neonata "rete" e tanti alunni di allora ebbero la possibilità, dopo il diploma, di lavorare nel campo informatico o di continuare gli studi universitari con una buona apertura mentale. Però rimase una cosa per pochi e soprattutto c'è l'amarezza di non essere riusciti a far capire a molti colleghi docenti la straordinarietà di quello che stava accadendo. Infatti poi accadde che quando il Dirigente Scolastico se ne andò, gran parte di quel lavoro è stato perso, dimenticato e la cosa più grave non è stata data l'opportunità agli studenti che sono arrivati dopo, di continuare a beneficiare di quelle formidabili esperienze che l'istituto aveva vissuto e offerto alla comunità scolastica. Speriamo che il Galilei di Verona riesca a fare meglio ma credo che fino a quando non avremo qualche burocrate illuminato ai vertici del MIUR (oggi solo MIM) non si faranno passi importanti su questo fronte. Saluti Paolo Il giorno mer 8 mag 2024 alle ore 17:40 Damiano Verzulli < dami...@verzulli.it> ha scritto: > Oggi pomeriggio mi hanno segnalato che il Liceo Statale Galileo Galilei > di Verona ha attivato una istanza "mastodon" sulla quale sono attive 141 > utenze. > > https://mastodon.galileivr.org/about > > Per capirci: il servizio di cui parlo (mastodon) è lo stesso che EDPS ha > sperimentato per due anni (con un numero di account sensibilmente > inferiore) e che --come discusso qualche giorno fa [1]-- ha deciso di > chiudere. Dunque, un liceo vince... laddove una alta istituzione > europea... perde. > > Dietro l'istanza del Galileo Galilei pare ci siano due docenti i quali > --se ho capito bene-- hanno approfittato di un qualche finanziamento per > allestire quello che serve e... portarlo a regime. > > Non ho altri dettagli. Ma ho notato che il servizio è su un server > virtuale di Aruba (uno di quelli che costano una manciata di euro al > mese).. > > La domanda è: cosa è possibile fare affinchè tale iniziativa venga > valorizzata? Cosa è possibile fare per portare quel 141 a 200... o anche > piu'... ad esempio a tutti gli studenti della scuola ? Cosa è possibile > fare affinché i due docenti che ci stanno dietro... non rischino di > vedere il proprio operato come "un peso" ma, piuttosto, possano trovare > giovamento da quello che hanno fatto? > > Idee, suggerimenti e commenti (e critiche) sono bene accette :-) > > Saluti, > DV > > [1] https://server-nexa.polito.it/pipermail/nexa/2024-April/052525.html > > -- > Damiano Verzulli > e-mail: dami...@verzulli.it > --- > possible?ok:while(!possible){open_mindedness++} > --- > "...I realized that free software would not generate the kind of > income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able > to get a well paying job as a free software developer, but not > here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008 > http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html > > -- Paolo Del Romano delrom...@gmail.com