Il giorno ven 27 ott 2023 alle ore 10:58 Giuseppe Attardi
<atta...@di.unipi.it> ha scritto:
> [...]
> I dati non /dicono/ nulla, i dati vanno /interpretati/ e ciascuno li 
> interpreta a modo suo, visto che, con una quantità sufficiente di dati si può 
> dimostrare qualunque tesi.

Trovo che ciò non risponda al vero. I dati sono l'immagine, parziale
quanto si vuole, della realtà oggettiva. Vanno capito, spesso
accettati, certamente anche interpretati - al fine di capirli e
contestualizzarli - ma restano l'immagine della realtà oggettiva.

E, infatti, tu stesso più tardi sostieni che:

> [...] decenni di politiche di austerity che hanno dimostrato coi fatti,

I "fatti" sono dati.

> [...] una scuola di economisti continua a non volerlo ammettere, per la 
> frustrazione di Paul Krugman.

Che però vanno accettati, come dicevo su. Il rifiuto della realtà è un
problema umano, non dei "dati", che stanno lì a dire tutto quello che
devono dire, ma a poco servono se nessuno li sta ad ascoltare.

Fabio
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