Grazie a entrambi della definizione. La utilizzerò senz'altro, aggiungendo una riga o due che sono scontate solo per chi sappia di cosa si tratta (le persone sono abituate a considerare affidabile, ad esempio, un'operazione matematica svolta da una macchina, sebbene questa non ne conosca il significato, e un sistema probabilistico darà invece allegramente1 risultati corretti e scorretti inestricabilmente combinati):
ChatGPT produce testo 'finito' combinando stringhe di testo del cui significato non sa nulla, in modo statisticamente coerente con l'uso di queste stringhe nei testi con cui è stato programmato. Il testo prodotto non ha perciò alcun valore informativo o intento comunicativo. ChatGPT non è programmato per produrre risposte corrette, ma risposte che siano statisticamente simili alle risposte corrette. L'automazione del lavoro ha luogo comunque, semplicemente perché costa meno, e dunque genera maggior profitto, non perché funzioni; perciò, come prevede da tempo Frank Pasquale, avremo medici chatbot (e abbiamo già psicoterapeuti chatbot, a pagamento), a meno che non intervenga il diritto (e qui si spiega l'utilità di una cattura culturale, con le narrazioni magiche, per tenere alla larga la regolazione giuridica): <https://t.co/ESv9Z1IgKm> Buon fine settimana, Daniela 1 "Una locomotiva condurrà il treno attraverso un ponte levatoio aperto tanto allegramente quanto verso qualsiasi altra destinazione." (William James) ________________________________ Da: nexa <nexa-boun...@server-nexa.polito.it> per conto di Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> Inviato: sabato 21 gennaio 2023 01:44 A: maurizio lana Cc: nexa@server-nexa.polito.it Oggetto: Re: [nexa] ChatGpt e la scuola On Sat, 21 Jan 2023 01:34:31 +0100 Giacomo Tesio wrote: > > chatGPT produce testo 'finito' combinando chunks testuali del cui > > significato non sa nulla, in modo statisticamente coerente con l'uso > > di questi chunks nei testi da cui ha appreso. > > Credo che non avrei saputo dirlo meglio. Mi correggo: posso. ``` chatGPT produce testo 'finito' combinando chunks testuali del cui significato non sa nulla, in modo statisticamente coerente con l'uso di questi chunks nei testi con cui è stato programmato. ``` I software NON apprendono. La programmazione statistica NON è apprendimento. L'apprendimento è una esperienza umana. Non va proiettata sulle macchine, pena l'alienazione cibernetica, la riduzione ad ingranaggi nelle mani di chi controlla quelle macchine. L'informazione è un esperienza soggettiva di pensiero comunicabile, per cui il linguaggio utilizzato determina lo spazio delle interpretazioni possibili della realtà per ciascuna mente umana. Per questo le parole sono importanti... Giacomo _______________________________________________ nexa mailing list nexa@server-nexa.polito.it https://es.sonicurlprotection-fra.com/click?PV=2&MSGID=202301210044230157396&URLID=1&ESV=10.0.18.7423&IV=8741B14798D38415CCE21ECE656D2E93&TT=1674261863923&ESN=wLDRUwreHYOuALhE5PSJEMJPf1zu%2FlDIeKsZGlZEhMQ%3D&KV=1536961729280&B64_ENCODED_URL=aHR0cHM6Ly9zZXJ2ZXItbmV4YS5wb2xpdG8uaXQvY2dpLWJpbi9tYWlsbWFuL2xpc3RpbmZvL25leGE&HK=4F1D6A98255ACA2BE0B62F283BD030D8DAFB2B9616977CACB2AC99A512AABCF9
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