Sia chiaro: lungi da me volerne sminuire l'importanza con così tante
guerre fratricide in corso nel mondo!
Ma mentre ogni essere umano _sano_ prova compassione per il prossimo,
Che è evidentemente un ossimoro, un essere umano sano, che prova
compassione per il prossimo NON UCCIDE, non provoca sofferenze.
La triste realtà è che l'essere umano non è sano, deve essere curato,
l'umanità deve essere curata.
"Personalmente non ho rimorsi. Mi fu detto - come si ordina a un soldato
- di fare una certa cosa. E non parlatemi del numero delle persone
uccise. Non sono stato io a volere la morte di nessuno. Guardiamo in
faccia alla realtà: quando si combatte, si combatte per vincere, usando
tutti i metodi a disposizione. Non mi posi un problema morale: feci
quello che mi avevano ordinato di fare. Nelle stesse condizioni lo rifarei."
Chi ha pronunciato [1] queste parole è una persona "sana" ?
Eppure nessuno ha mai pensato di condannarlo o a farlo internare. E'
vissuto fino a 92 anni ricoprendo incarichi sempre più apicali.
Oppure ...
"Non mi sono mai pentito di aver buttato la bomba su Nagasaki. Solo un
secondo prima di sganciarla ho pensato che stavamo per uccidere vecchi,
donne, bambini. Poi mi sono venuti in mente quei bambini e quelle donne
giapponesi che andavano incontro ai soldati americani con bastoncini
avvelenati nascosti per ucciderli. No, non mi dispiace aver tirato la
bomba" [2]
Chi finì in manicomio fu invece Claude Eatherly che fece parte come
ricognitore dell’equipaggio e la cui partecipazione gli provocò rimorsi
e problemi psichici.
Ad Eatherly, nel periodo del suo ricovero, scrisse delle lettere Gunther
Anders [3]:
"Lei ha la sventura di aver lasciato dietro di sé duecentomila morti. E
come sarebbe possibile realizzare un dolore che abbracci 200 000 vite
umane? Come sarebbe possibile pentirsi di 200 000 vittime? Non solo
/Lei/ non lo può, non solo /noi/ non lo possiamo: non è possibile per
nessuno. Per quanti sforzi disperati si facciano, dolore e pentimento
restano inadeguati. ...
siamo in grado di produrre piu’ di quanto siamo in grado di immaginare;
e che gli effetti provocati dagli attrezzi che costruiamo sono cosi’
enormi che non siamo piu’ attrezzati per concepirli. Al di la’, cioe’,
di cio’ che possiamo dominare interiormente, e di cui possiamo “venire a
capo” ...
il fatto che, indirettamente e senza saperlo, come le rotelle di una
macchina, possiamo essere inseriti in azioni di cui non prevediamo gli
effetti, e che, se ne prevedessimo gli effetti, non potremmo approvare –
questo fatto ha trasformato la situazione morale di tutti noi. La
tecnica ha fatto si’ che si possa diventare “incolpevolmente colpevoli”,
in un modo che era ancora ignoto al mondo tecnicamente meno avanzato dei
nostri padri."
A.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Tibbets
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Fred_Olivi
[3]
https://marcuse.faculty.history.ucsb.edu/projects/anders/Anders1962BurningConscienceEatherlyOCR.pdf
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