Il 20/12/21 21:02, Alessandro Brolpito ha scritto:
Ma c'è una questione più ingegneristica che mi gira nella testa... ma come è possibile pensare di "scalare" le soluzioni presentate nel video senza che i "giganti del web".ne prendano parte o addirittura il controllo, di nuovo? Alla fine bisognerà scendere a patti con loro e trovare soluzione con i "big", non vedo alternative.
A mio avviso, in ambito "cloud", Google ed Amazon/AWS sono stati bravissimi a generare una "alea informativa" che oggi porta _TUTTI_ i policy-maker e _MOLTISSIMI_ tecnici a ritenere che "/...non ci sono alternative.../"
Io _DISSENTO_ profondamente. ---------------- [...] Il workload di un Ateneo sta tranquillamente in un armadio rack "moderno". Quello di una ASL e' leggermente più grande (un paio di rack moderni). La quantità di ferro che serve ad operare una Regione --pur non avendola mai vista direttamente-- scommetto che possa essere analoga. Ho una mezza idea di cosa sia necessario per l'operatività dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (L'Aquila; mi riferisco alla parte "amminitrativa", senza includere la parte "ricerca"), del Centro Nazionale Amministrativo dell'Arma dei Carabinieri (Chieti), dell'Azienda dei Trasporti Regionali. In tutte queste realta' "pubbliche", il rapporto fra "tonnellata di peso dell'hardware" e "modernità dello stack software attualmente in produzione" è incredibilmente alto, e la parola "tecnologie cloud" --quando presente al denominatore-- è sinonimo di IaaS. [...] nel mio contesto [...]: * _NESSUNO_ ha bisogno di scalabilità world-wide; * _NESSUNO_ ha bisogno di "elasticità" nel carico computazionale (ci sono i click-day di INPS; ma quelli stanno fuori dal contesto che descrivo); * _NESSUNO_ ha bisogno di SLA al 100% (con l'eccezione dei sistemi hardware/software posti a gestire le Terapie Intensive delle ASL e, in parte, dei Pronto Soccorso; ma parliamo comunque di una "minoranza" di sistemi che sono gia' appannaggio di realta' "particolari") [...] Se questo scenario non è chiarissimo nelle nostre teste, le discussioni che si fanno su questa lista diventano scarsamente utili. [...] Se questo scenario non è chiaro, si finisce con il sostenere che AWS, Google e Microsoft offrono soluzioni cloud che nessun altro player sul mercato offre. Il che è _ASSOLUTAMENTE_VERO_, ma _TOTALMENTE_IRRILEVANTE_ [...] -----------------Sono estratti di un mio precedente intervento su questa lista, dello scorso 12/06. Il testo integrale è negli archive, qui:
https://server-nexa.polito.it/pipermail/nexa/2021-June/021769.html Quindi, in conclusione: Il 20/12/21 21:02, Alessandro Brolpito ha scritto:
Alla fine bisognerà scendere a patti con loro e trovare soluzione con i "big", non vedo alternative.
Non si tratta di "scendere a patti". Si tratta di fissare dei paletti inamovibili, tutti tesi ad impedire categoricamente qualsiasi possibile scenario di "lock-in" (ed il rispetto assoluto, rigoroso e non-negoziabile, degli aspetti legati alla sacralità del "dato" [privacy e sicurezza]).
Al resto... ci pensera' il mercato (Europeo). Bye, DV -- Damiano Verzulli e-mail:dami...@verzulli.it --- possible?ok:while(!possible){open_mindedness++} --- "...I realized that free software would not generate the kind of income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able to get a well paying job as a free software developer, but not here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008 http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html
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