Torno dalle ferie e vedo che la discussione è ripartita e s'è addirittura scomodata la OSMF...

Ora, ovviamente non voglio ricominciare da capo con la discussione e le relative polemiche, ma sento la necessità di fare un osservazione in merito alle modifiche (alla mappa o al wiki) senza, o con più o meno scarso, consenso. Per farla prendo spunto da questo passaggio preso da una delle ultime mail:


Il 25/08/2016 20:35, Fayor Uno ha scritto:

Tra pareri favorevoli e contrari a un certo punto Luca fece la "conta" dei voti e vista una leggera maggioranza decise di fare le sue modifiche. La discussione tuttavia non era stata chiusa, tanto che ci furono altri pareri contrari, ma lui se ne infischiò e scrisse anche un paragrafo nel wiki, anche questo senza alcun consenso.


Dunque, ipotizziamo che si stia parlando di qualsiasi altro tag. E focalizziamo la nostra attenzione sulla procedura: Discussione in lista, leggera maggioranza -> modifico mappa e wiki

Francamente non vedo nulla di strano. È, in sostanza, la prassi. Certo il singolo mapper può considerare che la maggioranza non sia così significativa e rinunciare ad apportare le modifiche fino al raggiungimento di un consenso più ampio. Ma mi pare che le discussioni lunghe in ML che abbiano portato ad un consenso finale siano assai rare (si potrebbero invece fare dozzine di esempi di discussioni inconcludenti). Ed è anche da dire che la riapertura di una discussione dopo mesi non è automaticamente indice di un mancato consenso raggiunto: quante volte, a seguito di import super-discussi, sono state aperte dopo mesi discussioni su certi tag (da parte di chi non s'era espresso prima per distrazione o disinteresse, o perché non era ancora un mapper. O anche da parte di qualcuno che in seguito ha cambiato opinione)? A mio modesto avviso un po' di sano "be bold" non fa mai male. C'è un minimo di consenso? Si proceda. Viene riaperta dopo tempo la discussione e tutto si ribalta? Si proceda di conseguenza.


Ne consegue una domanda. Fosse stato in discussione un altro tag (diverso da name) si sarebbe fatto ricorso ad OSMF? Ad esempio per l'amenity place of worship da mettere o no sul sagrato. Credo proprio di no. Certo la toponomastica per sua natura è una questione sensibile, quasi impossibile da trattare con un punto di vista neutrale (si possono scrivere dozzine di argomenti sensati per l'una e l'altra tesi, ma ad essere onesti questa ricerca è spinta, guidata dal personale punto di vista di ognuno). Ma bisognerebbe provare a sforzarsi per trattarla come qualsiasi altro oggetto mappabile.

ciao
Paolo M


ps: ho sentito che in regione Veneto c'è un progetto di legge, che dovrebbe essere discusso prossimamente, per una tutela linguistica in stile altoatesino... certo in caso passasse verrà addolcito (mi dicono preveda addirittura posti riservati nella PA...) e poi la corte costituzionale lo dichiarerebbe illegittimo. Ma nel limbo tra l'eventuale approvazione e la bocciatura della corte potremmo vederne delle belle...
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