Allora, vi dico il mio punto di vista in un modo più dettagliato. Innanzitutto, non sono molto propenso a dare peso a quello che dice Marc Mongenet perché è stato in parte contraddittorio, ma soprattutto perché si comporta da arrogante: non si cura delle regole della comunità, nella conversazione in privato mi dice che alcune city italiane in realtà sembrano dei "big villages", come se le conoscesse da sempre (anche Pisa e L'Aquila? Bah...), è così sicuro di avere ragione che per lui i dubbi di una intera comunità nazionale sono una bega burocratica. E' chiaro però che non posso scartare il suo attuale tentativo di formalizzare cos'è una city solo perché si comporta male. Anzi, quello secondo me un suo senso ce l'ha, salvo che non dà nessun aiuto nei casi "intermedi", quelli in cui un posto soddisfa soltanto alcuni dei suoi requisiti. E questo è il caso di molte città italiane. A me l'attuale regola che ci siamo dati, di promuovere un capoluogo di provincia a city se ha almeno 50mila abitanti, piace abbastanza: anche se sembra sbagliata, a livello empirico non produce molti risultati sconvolgenti. Non so come si sia arrivati a scegliere quel criterio, ma per me c'è una sottigliezza in gioco: non significa che noi chiamiamo city i posti dove ha sede l'amministrazione locale; bensì stiamo prendendo atto che, nella maggioranza dei casi, i capoluoghi di provincia sono *anche* dei punti di attrazione della popolazione e dei traffici locali anche se vicino ad essi ci sono altre town. Differentemente dagli USA, in Italia poche volte abbiamo messo un capoluogo in un posto secondario. Vi faccio un esempio di casa mia per farvi capire cosa mi piace e cosa può essere migliorato: Montesarchio, Benevento e Napoli. Montesarchio è una cittadina di 13mila abitanti, taggata come town per la sua popolazione ma anche considerando che è un piccolo polo di attrazione per la viabilità, le industrie, i traffici commerciali. Benevento, a 20 km da lì, ha 60mila abitanti e secondo i criteri attuali è da taggarsi come city. Benché sia tutto sommato piccola, nessuno potrebbe obiettare che è il centro della viabilità provinciale, attrae i traffici e i flussi lavorativi in una maniera decisamente superiore a Montesarchio (che gravita nella sua orbita), è sede universitaria, in generale è qualcosa di più che un semplcie "big village", attorno a sé ha altre (anche se poche) town a distanza ravvicinata come San Giorgio del Sannio, ed è naturale che sia considerata di un 'rango' superiore ad esse. Napoli non ha bisogno di presentazioni. E' una city, ma su un livello superiore. Per questo, da un lato suggerisco di definire una city in un modo che non stravolga la definizione attuale, dall'altro dovrebbe essere possibile definire almeno due livelli di city: infatti, a prescindere da questo esempio, Bergamo (115mila ab.) per esempio non è la stessa cosa della vicina Milano. Purtroppo lo so, questo è difficile.
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