QUOTE Scusami ma alla vostra ML manco mi fa iscrivere. Se vuoi postare tu la risposta la trovi sotto. Continuo a non capire cosa sostieni quando scrivi "Ho trovato anche questo a controprova": a controprova di cosa? Ho mai negato che esistano documenti o materiali in sardo? Ho detto che sono documenti volontari, politici o culturali: ma a norma di legge la stessa Regione e tutti gli enti pubblicano solo in italiano i contenuti legali e tutto il resto è volontario e sporadico nelle cinque lingue locali, non traducono tutto come in TAA dove sono davvero obbligati, essendoci la vera coufficialità da statuto e da bilinguismo.
Santo cielo, ancora? Abbiamo discusso per settimane di questa cosa, basta! Non si capisce di cosa si sia discusso, visto che si continuano a sostenere informazioni non vere. Si continuano a fare parallelismi totalmente ingiustificati col TAA, con una situazione platealmente diversa. E faccio notare che queste modifiche sono nate in gran parte solo dopo il grande rilievo dato a un errore tecnico di Google Mapmaker, quando a seguito di vandalismi i nomi col tag "sardo" hanno oscurato gli altri toponimi: problema risolto da mesi coi vandalismi cancellati, e i contenuti appropriati salvati come nomi locali aggiunti esattamente come gli altri con l'apposito tag. "Non esiste nessuna coufficialità del sardo e tantomeno delle altre lingue" Sì che c'è, la regione ha imposto la coufficialità di utilizzo, ed in quanto regione autonoma può farlo. La Regione non può imporre nulla, non l'ha fatto e non lo sta facendo. La Regione non l'ha mai fatto nemmeno per se stessa: tanto per prendere un esempio fra diecimila, questo è il sito del Consiglio Regionale http://consiglio.regione.sardegna.it/ Posso leggere le leggi in gallurese? Posso informarmi dell'ultima delibera in catalano? No. Fine. http://www.comune.sassari.it/ Questo è il sito del Comune di Sassari: dov'è che scarico i manuali applicativi in sassarese? Forse non esistono, come qualsiasi altra cosa in questa presunta lingua coufficiale. E allora basta parlare di una fantomatica e inesistente coufficialità o bilinguismi come in TAA dove tutto è bilingue, per legge, regolamentato. "come potrai notare aprendo qualsiasi sito locale o di servizi al territorio: nessuno è tenuto a conoscerlo e tantomeno a >fornire servizi o prodotti in queste lingue." Stessa cosa vale per l'irlandese in Irlanda, nonostante sia la prima lingua ufficiale. È pieno di documenti degli enti locali scritti in sardo, e diversi comuni (tra cui Cagliari) considerano la conoscenza del sardo nei concorsi pubblici. Stessa cosa? Peccato che il sardo non sia ne la prima ne la seconda ne la terza lingua ufficiale, in nessuna costituzione e Statuto. Che qualche ente voglia tradursi degli atti o che voglia valorizzare altre lingue, come fa il FVG oltre al sito in italiano (http://www.lingue.regione.fvg.it/ ) è lontano anni luce da sostenere un bilinguismo o una coufficialità come in TAA. è la stessa identica situazione del friulano, compresi mezzi siti tradotti in qualche parte come Udine ( http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/index.html?style=1&lang=fi ) e nella Wiki le istruzioni per il friulano, e per tutte le lingue regionali o locali, prevedono semplicemente di aggiungere il toponimo. Non di inventarsi mostri con barre e trattini, tantomeno come era stato fatto di aggiungere il nome locale e tutelato PRIMA di quello principale e ufficiale. "Non è menzionato nemmeno nello Statuto, ma solo in una legge regionale, che non impegna in alcun modo le >amministrazioni locali e tantomeno quelle nazionali, e comunque non è seguita nemmeno dalla stessa Regione essendo inapplicabile. Non è inapplicabile in quanto sta venendo applicato sempre più di recente. Riguardo allo statuto anche se è vero che non è ancora inserito la legge regionale insieme alla 482/99 è più che sufficiente. Io non so cosa abbia fatto la regione Friuli - Venezia Giulia, ma se anche loro hanno una legislazione simile dovrebbe esserci il doppio nome anche per i comuni friulani. In sostanza ci deve essere lo stesso trattamento rispetto all'Alto adige/Sudtirol. Ho già inondato di esempi sul fatto che sia inapplicata e inapplicabile (tanto per fare un esempio perché non delimita nemmeno quali sarebbero i "rispettivi territori" di tutte queste lingue. Non deve esserci lo stesso trattamento visto che non c'è nessuna coufficialità legale, e visto che il toponimo principale e d'uso comune è solo quello italiano, tanto che per giunta tantissimi comuni manco hanno dichiarato quale sarebbe questo toponimo locale da tutelare: uguale uguale al TAA proprio. UNQUOTE
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