Il 19/04/2009 16:51, Federico Cozzi ha scritto:
>
> Le opere artistiche sono immediatamente intelligibili dall'utente
> (pensa ad un testo, una foto, una canzone) e non c'è una grande
> differenza tra semi-lavorato e prodotto finale. Ad esempio in una
> canzone il semi-lavorato potrebbe essere la registrazione
> multi-traccia, che viene persa nella generazione del master. In questo
> caso la CC ti impone di rilasciare il master e non la registrazione
> multi-traccia. Ma non vi è una grande differenza.
>   
Ma tra un libro stampato e il file da cui deriva, ce n'è di differenza; 
per questo, alla luce di questa discussione, sto iniziando a rivalutare 
le CC, in particolare quelle con clausola sa (che si dimostra inefficace).

> Il caso dei dati è ancora diverso: vi è una grossa differenza tra
> semi-lavorato (file .OSM) e prodotto finale (renderizzazione), quindi
> la licenza chiede giustamente di rendere disponibile il semi-lavorato.
>   
E invece no: se uno si aggiunge dei nodi a casa proprio, renderizza il 
tutto, è tenuto UNICAMENTE, e solo nel caso rilasci l'opera (la mappa 
renderizzata), a rilasciarla sotto CC-by-sa.

> Faccio ora due esempi strambi e chiedo agli esperti di licenze cosa
> succede in questi casi:
>   
Non sono un esperto, ma le risposte sono abbastanza facili.

> A. prendo un'opera coperta da CC, ad esempio una canzone e la
> modifico; rilascio il tutto in un formato proprietario ancora più
> chiuso di Windows Media Player ma sempre sotto licenza CC. Sto
> rilasciando l'opera derivata (la canzone) ma è riproducibile solo con
> un programma scritto da me che ovviamente non può essere copiato per
> questioni di copyright. Sto rispettando la CC?
>   
Ovviamente sì. Nessuno ti obbliga a rilasciare l'opera derivata, puoi 
tenertela anche tutta per te (a differenza dell' "All rights reserved" 
che non ti permette di fare alcuna modifica, neppure per te stesso). Se 
decidi di rilasciarla, evidentemente vuoi che si diffonda. Se invece sei 
così... brillante da rendere impossibile usufruire della tua opera, è 
sostanzialmente come se non l'avessi proprio rilasciata.

> B. dapprima invento un linguaggio proprietario che chiamo C bemolle,
> poi realizzo un compilatore di questo linguaggio. Copro il tutto con
> un brevetto. Ora traduco un programma GPL da C a C bemolle e lo
> modifico. Rilascio sia il compilato sia i sorgenti C bemolle. Per
> modificare/ricompilare il sorgente è necessario possedere il
> compilatore proprietario; non è neanche possibile costruire un
> compilatore libero C bemolle perché il linguaggio è coperto da
> brevetto. Sto rispettando la GPL?
>   
Fino alla GPL2 sì, con la la GPL3 invece direi di no, in quanto va 
proprio contro la possibilità di apporre brevetti. In ogni caso i 
brevetti in Europa non valgono.

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