Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Manlio Perillo

Daniele Varrazzo ha scritto:

var ha scritto:
Manlio Perillo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:
Fabrizio Reale ha scritto:
...

Buonasera a tutti, porgo i miei 2 eurocent alla conversazione, che 
ritengo più che importante: strategica per il futuro del Python in Italia.


Manlio: sei stato un eroe. Hai portato sulle tue spalle una baracca di 
sito dalla manutenzione allucinantemente difficile! Io ti faccio i miei 
complimenti. 


Grazie.

Ma la soluzione attualmente in piedi non scala: gli 
strumenti usati sono un livello inferiore a quanto sarebbe davvero 
comodo per lavorare, e per invogliare la gente a contribuire. Il mondo è 
andato più avanti della combo (subversion + ht2html + makefile), e 
sebbene questa soluzione sia accettabile per uno scopo personale, non 
convincerà una persona mezzo volenterosa di tradurre un tutorial a farlo 
davvero per contribuirlo.




Attenzione, non facciamo confusione.
Il sito attuale è composto da 3 sezioni separate ciascuno con i suoi 
strumenti

1) Gestione traduzioni, in particolare la libreria standard.
   Per questo compito, il CMS non c'entra assolutamente niente. Servono
   strumenti per facilitare, ad esempio, l'aggiornamento delle
   traduzioni, e per coordinare i lavori; oltre, ovviamente, alle
   persone che devono coordinare i traduttori.

   Tutto questo esiste già, mancano solo i coordinatori.
   Stiamo valutando se passare al nuovo formato per la documentazione
   ufficiale

2) Sito web (non è un portale) il cui scopo è fare da collante per la
   documentazione, più qualche pagina con dei topic utili alla comunità
   italiana python.
   Francamente mettere in mezzo un CMS di classe enterprise per gestire
   una cosa del genere mi sembra una sciocchezza, ma non ho problemi a
   farlo (però ci serve un nuovo server, ovviamente)

   Gli strumenti attuali non sono nella preistoria, sono semplicemente
   da aggiornare (e non da riscrivere, perchè lo hanno già fatto quelli
   di python.org

   Faccio un esempio nel caso in cui si debba aggiungere un nuovo
   documento:
   - Con un CMS come Plone, devo scrivere tramite browser, magari un un
 sistema WYSIWYG (che personalmente trovo odiosi, ma sarò l'unico,
 credo)

 Con il sistema attuale usi invece il tuo editor preferito

   - Con un CMS, per verificare se il documento è scritto bene, devi
 fare dei roundtrip con il server

   - Con un CMS dialoghi con il server via HTTP.

 Con il sistema attuale tramite Subversion


   Da questa semplice analisi io, da programmatore, direi che il modo di
   procedere più furbo è quello attuale.


   NOTA: l'unica sezione del sito in cui farebbe comodo un CMS è la
 sezione delle news, ora gestita (e male) a mano

3) Wiki.

   Il wiki è quello che la comunità dovrebbe usare per scrivere i propri
   contributi.

   Quali sono i vantaggi di un CMS rispetto ad un wiki?
   Io non sono un esperto di gestione contenuti.

Non vedo come una necessità stringente quella di mantenere un look 
consistente con python.org. Se anche lo fosse la si potrebbe realizzare 
stylando un framework più friendly. Guardando a caso un po' dei vari 
python.fr, de, ... non ne ho trovato nessuno uguale all'altro, e nessuno 
uguale a .org.




Scusa, ma allora mi viene da pensare: perchè quelli di python.org 
lavorano in questo modo?


Comunque python.fr è vuoto e python.de ha un aspetto grafico orrendo 
(Plone personalizzato al minimo)...




Manlio, quello che chiedi, ovvero un aiuto a migliorare il software, 
difficilmente lo troverai... e io lo giudicherei un inverstimento di 
sforzi nella direzione sbagliata: dobbiamo produrre contenuto, non 
l'ennesimo puzzone contenitore.




Il software che serve è molto semplice:
1) script per facilitare l'aggiornamento delle traduzioni.

   Se vuoi aggiornare la traduzione dalla versione 2.3 alla versione
   2.5, devi andare a cercare a mano i capitoli che sono stati
   modificati nella versione originale.

   Io ho scritto degli script che lo fanno in automatico, e quello che
   chiedo è una semplice revisione.

2) Script per il rendering del sito.
   Al momento c'è ht2html, ma possiamo usare la versione di python.org.
   Occorre qualcuno che se lo studi, e lo adatti al nostro caso

[...] 
Secondo me, la necessità di buttare il sistema attuale (salvando i 
contenuti e ripartendo da lì), non è in discussione. Finché non lo 
faremo non andremo da nessuna parte.




Non sono convinto (perchè i problemi attuali sono altri, non questo).


[...]

>
Plone è un fantastico gestore di contenitori, 


Una domanda su Plone: supporta il versioning dei contenuti?

> [...]
>

Comunque, per concludere io non ho problemi a passare ad un CMS.

Qualcuno però mi spieghi, per favore, i vantaggi effettivi rispetto al 
CMS usato ora su python.org (e per vantaggi effettivi *non* intendo la 
facilità di inserimento contenuti, dato che in teoria c'è il wiki per 
questo).


Ripeto: il sito *non dovrebbe* avere troppi documenti dispersi creati 
dagli utenti, per ques

Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Manlio Perillo

var ha scritto:

Il 26/07/07, Manlio Perillo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


...


Forse non riesco a spiegarmi bene, il che è probabile.
Il quesito è questo: siamo sicuri sia possibile attirare gente (o
comunque evitare il disinteresse verso python.it che si sta palesando)
mantenendo il sito attuale così com'è? Sostanzialmente è questa la
domanda va posta. 


Scusa se ti rispopndo con un'altra domanda.

Gli utenti di python-it.org cosa cercano su python.it o su un sito 
dedicato a Python?


1) Un modo per publicare i loro contributi?
2) Poter avere accesso a documenti di qualità, in particolare traduzioni?


Nel primo caso, esiste il wiki di python.it
Nel secondo caso, la discussione riguardo i CMS non è rilevante, dato 
che gestire le traduzioni è un discorso a parte.




Saluti  Manlio Perillo
___
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http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] Re: nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Manlio Perillo

Nicola Larosa ha scritto:

[...]
Sono d'accordo. Neanch'io mi sono mai messo a cercar di capire come
funzionasse tutto il giro per aggiornare il sito. Forse questo è il primo
degli howto che vanno scritti. :-)



In realtà per questo esiste una soluzione semplice: un script postcommit 
per Subversion, in modo che ad ogni modifica al repository aggiorni il sito.



[...]

Ma:

 - qui non sono io: qui c'è una comunità da unificare. E' il momento di
fare scelte fuori dalla scatola;
 - non abbiamo un DB da coccolare: il particolare rapporto che zope ha
coi db (anzi, con tutto quello che non è zope...), che normalmente per
me è insopportabile, dato il contenuto da gestire nel nostro caso non mi
è intollerabile come lo sarebbe di solito;
 - sebbene Plone sia programmabile per fare cose grandiose (come
Redomino ci ha mostrato), e in quel caso credo sia necessario avere
esperienza per fare quello che si desidera, noi dobbiamo mettere in
piedi un sito piuttosto semplice. Non ci sono troppi workflow, non ci
vuole un programma. Non credo che rientriamo nel caso "personalizzare
Plone è difficile".


Sostanzialmente d'accordo su tutto.

Plone non è semplice, internamente. Ma può darsi che per fare cose
complesse, e in più farle *apparire* semplici, una certa complessità
interna sia inevitabile.

L'importante è avere il supporto di chi quella complessità è in grado di
maneggiarla. :-)



Sembra che questo thread abbia aiutato a far venire avanti un paio di 
persone che conoscono Plone.


Per me mettere su Plone non è un problema.
L'importante è che:
1) Ci sia qualcuno in grado di personalizzarlo secondo le nostre
   esigenze
2) Individuiamo in modo chiaro queste nostre esigenze
3) Ci sia qualcuno che fin da subito adatti i contenuti attuali di
   python.it
5) Prendiamo un nuovo server



Sareste favorevoli a trovare un modo tecnico per cui i.c.l.p e
[EMAIL PROTECTED] vengano unificate?


Qui sì che dobbiamo prendere spunto dalla "casa madre": la mailing list
principale di Python, e il newsgroup comp.lang.python, sono unificate,
quindi il modo c'è. :-) E sono d'accordo che sarebbe una buona cosa.



Il modo c'è e lo posso fare anche subito :)

Ecco la configurazione:

L'indirizzo internet della macchina sulla quale gira il tuo news server.
(Dettagli per nntp_host)

Il nome del gruppo Usenet verso il quale eseguire la conversione da e per.
(Modifica linked_newsgroup)

I nuovi messaggi mandati alla lista dovrebbero essere inoltrati al 
newsgroup?

(Modifica gateway_to_news)

No  Sì
I nuovi messaggi inviati al newsgroup dovrebbero essere inoltrati alla 
lista?

(Modifica gateway_to_mail)

No  Sì
Opzioni di inoltro
La stessa poltica del gruppo
(Dettagli per news_moderation)

Nessuno
Lista aperta, gruppo moderato
Moderato
Metto il prefisso nel Subject: dei messaggi inoltrati ai newsgroup?
(Dettagli per news_prefix_subject_too)

No  Sì
Messa in pari di massa
Devo mettermi in pari con il newsgroup?
(Dettagli per _mass_catchup



Quello che non capisco è se è necessario avere un server NNTP in locale.

> [...]



Saluti  Manlio Perillo
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Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Marco Buttu
Il giorno ven, 27/07/2007 alle 09.37 +0200, Manlio Perillo ha scritto:

> Faccio un esempio nel caso in cui si debba aggiungere un nuovo
> documento:
> - Con un CMS come Plone, devo scrivere tramite browser, magari un
> un
>   sistema WYSIWYG (che personalmente trovo odiosi, ma sarò
> l'unico,
>   credo)
> 
>   Con il sistema attuale usi invece il tuo editor preferito 

Anche con Plone puoi usare il tuo editor preferito:

http://learnplone.ifpeople.net/documentation/how-to/how-to-setup-an-external-editor/view

Ciao,
-- 
Marco

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[Python] Macosx python 2.5 & MySqldb

2007-07-27 Per discussione Paolo Amodio
Come da oggetto non sono ancora riuscito a trovare in rete il  
modulo specifico.

Qualche suggerimento?
Grazie

Paolo Amodio
[EMAIL PROTECTED]
www.dixienet.it



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Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Manlio Perillo

Stefano ha scritto:

var ha scritto:

Sì, riscritti... come ho scritto qualche post fa. Credo che l'adozione
di un CMS (o di qualsiasi altro ambiente diverso da quello attuale)
implichi la riscrittura dei contenuti.



Perché riscritti?



Alcune pagine web come ad esempio
http://svn.python.it/www/trunk/python.it/doc/libri.ht

sono davvero scritti male.

Tempo fa io ha già fatto una mezza faticaccia per passare da HTML ad 
XHTML il più possibile semantico.



Come ho detto alcuni post fa, se l'obiettivo è quello di avere una 
piattaforma che agevoli un aggiornamento dei contenuti, adottiamo un cms 
senza abbandonare la soluzione attuale di gestione della documentazione 
(semmai aggiornandola alla ultima versione utilizzata da python.org)




Se si vuole adottare un CMS, non ha senso tenerlo in una sezione separata.
Per quello c'è già il wiki.

Per la frequenza delle revisioni che interessa la documentazione, penso 
che il sito attuale sia adeguato, per cui buttarci tempo e risorse per 
abbandonarlo (una riscrittura nel cms) può essere uno spreco di tempo 
come riscrivere un cms da zero.




Questo è quello che dico anche io.
Il sito web non deve essere aggiornato troppo di frequente, dato che 
contiene solo documenti selezionati.


Però, ad esempio, un caso particolare sono le news.

Poi decidiamo quale debba essere la porta di ingresso per chi visita 
python.it (documentazione o cms)


Suggerimento:

- non abbandoniamo niente
- troviamo un cms
- unifichiamo l'aspetto dei due sistemi via css
- cambiamo in un secondo momento il sistema di generazione della sezione 
documentazione.




Ma quindi andremo ad avere:
- CMS "semi statico" (sphinx?)
- CMS "ordinario" (Plone?)
- wiki


Una delle mie maggiori fonti di indecisione è:
- cosa va messo nel CMS
- cosa va messo nel Wiki?


Saluti
Stefano



Saluti  Manlio Perillo
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http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Manlio Perillo

Alan Franzoni ha scritto:

Il 27/07/07, Manlio Perillo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

Mi sono permesso di aggiungere il mio contributo prima del tuo, dato che
ritengo occorra prima definire cosa vogliamo che sia python.it.


Yep. Metti le varie opzioni allora. 


Non mi viene niente in mente :).
Francamente non ho una idea precisa di come dovrebbe essere python.it.

Per un novizio, python.it serve per la documentazione tradotta e magari 
per la mailing list.


Per un programmatore esperto, python.it a cosa potrebbe servire?


Penso, in base a quello che
abbiamo visto finore, che l'esigenza sia quella di espandere di
parecchio il campo d'azione di python.it. 


Però il traffico maggiore generato da python.it è stato sempre quello 
relativo alle traduzioni.



Secondo me quello della
documentazione dovrebbe essere un compito "confinato" a docs.python.it
(o una cosa del genere)



In docs.python.it (che esiste già) ci va la documentazione standard.

Ma nel repository ci sono molte altre traduzioni (ma almeno, in questo 
caso, abbiamo il vantaggio che non dobbiamo seguire in modo assiduo gli 
aggiornamenti - quindi abbiamo "gratis" quello che altri hanno già fatto 
[1]).



Ci potrebbero anche essere dei domini di terzo livello, però,
suddivisi in base a quello che vogliamo fare.



Adesso ci sono:
- www.python.it
- svn.python.it
- lists.python.it
- docs.python.it
- trac.python.it


[1] In realtà ci sarebbe Dive into Python da aggiornare, ma per questo 
possiamo usare it.diveintopython.org





Saluti  Manlio Perillo
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Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione var
Il 27/07/07, Giovanni Porcari<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

> ... e credo che
> python.it dovrebbe porsi come obiettivo quello di favorire la nascita
> di una community.

E' esattamente quello che ho espresso nel mio post precedente (quando
citavo la community) e quello che ho cercato (e cerco) di perseguire
quando ho avviato il progetto python-it.org.
Qui pare che nel momento in cui si parli di *community* (argomento
quasi tabù) si scenda inevitabilmente in qualità: non è così. C'è
bisogno di svecchiare un po', secondo me. Diamo la possibilità agli
utenti di essere soggetti attivi, e non solo lettori di centinaia di
pagine di documentazione noiosa. La traduzione di documentazione è sì
importante, ma non deve essere l'unico elemento al quale ci si deve
aggrappare per fidelizzare l'utente. Sarebbe semplicemente limitativo.

Cordialità.

Antonio Fittipaldi
___
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Python@lists.python.it
http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Manlio Perillo

var ha scritto:

Il 27/07/07, Manlio Perillo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


Scusa se intervengo qui, ma secondo me va anche deciso se per facilitare
il contributo degli utenti vale la pena mettere in mezzo un CMS (in
realtà anche il sistema attuale si può considerare CMS :)), oppure se
basta un wiki.


Considera anche gli admin del sito come utenti dello stesso e avrai la
risposta. Plone, per esempio, è un CMS che presenta numerosi prodotti
che ti consentono di implementare le funzionalità wiki. Perchè hai
tanta paura di un CMS? ;)



Semplicemente perchè non sono convinto risolva i problemi di python.it e 
richiede comunque uno sforzo di setup non indifferente.


> [...]


Saluti  Manlio Perillo
___
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Python@lists.python.it
http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Giovanni Porcari


Il giorno 27/lug/07, alle ore 14:51, Manlio Perillo ha scritto:


Stefano ha scritto:

var ha scritto:
Sì, riscritti... come ho scritto qualche post fa. Credo che  
l'adozione

di un CMS (o di qualsiasi altro ambiente diverso da quello attuale)
implichi la riscrittura dei contenuti.


Perché riscritti?


Alcune pagine web come ad esempio
http://svn.python.it/www/trunk/python.it/doc/libri.ht

sono davvero scritti male.



Vorrei dire a proposito di questo dibattito che, a mio avviso, è  
troppo incentrato sugli aspetti tecnici e di contenuti piuttosto che  
sull'aspetto umano.

Preciso meglio.
Python è un ottimo linguaggio e sicuramente documentare, tradurre e  
aggiungere note tecniche, tutorial e altro è importante.
Ma a mio avviso un sito non è una biblioteca ben organizzata ma  
piuttosto un club dove i 'soci' trovano nel dialogo e nel confronto  
gli strumenti per migliorare le proprie competenze,  per cooperare  
nello sviluppo di progetti di una certa portata, per aiutarsi anche  
professionalmente.


L'esperienza di PyconUno è stata molto importante e credo che  
python.it dovrebbe porsi come obiettivo quello di favorire la nascita  
di una community.


Qualunque soluzione tecnica dovrebbe a mio avviso tener conto anche  
di questi aspetti.



G___
Python mailing list
Python@lists.python.it
http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione var
Il 27/07/07, Manlio Perillo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

> - cosa va messo nel CMS

Il CMS si occuperebbe di visualizzare tutti i contenuti non inseribili
dagli utenti (come le news). Si occuperebbe della gestione degli
utenti (ruoli, permessi e aspetti similari). Potrebbe essere un luogo
utile per organizzare e proporre eventi e meeting (vogliamo davvero
dare vita a questa associazione?). Sarebbe carina, per esempio, una
gallery con le foto scattate durante gli eventi (si vede che mi
piacerebbe una netta deriva community-oriented?). Insomma, sarebbe il
collante di tutte le sezioni di python-it, nonchè lo strumento
primario per la loro gestione.

> - cosa va messo nel Wiki?

Tutti i contributi (documentazione, minuguide e simili) che si decide
possano essere inseriti direttamente dagli utenti.

La risposta è Plone, che piuttosto agevolmente implementa entrambi gli aspetti.

Cordialità.

Antonio Fittipaldi
___
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Python@lists.python.it
http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Stefano

var ha scritto:

Sì, riscritti... come ho scritto qualche post fa. Credo che l'adozione
di un CMS (o di qualsiasi altro ambiente diverso da quello attuale)
implichi la riscrittura dei contenuti.



Perché riscritti?

Come ho detto alcuni post fa, se l'obiettivo è quello di avere una 
piattaforma che agevoli un aggiornamento dei contenuti, adottiamo un cms 
senza abbandonare la soluzione attuale di gestione della documentazione 
(semmai aggiornandola alla ultima versione utilizzata da python.org)


Per la frequenza delle revisioni che interessa la documentazione, penso 
che il sito attuale sia adeguato, per cui buttarci tempo e risorse per 
abbandonarlo (una riscrittura nel cms) può essere uno spreco di tempo 
come riscrivere un cms da zero.


Poi decidiamo quale debba essere la porta di ingresso per chi visita 
python.it (documentazione o cms)


Suggerimento:

- non abbandoniamo niente
- troviamo un cms
- unifichiamo l'aspetto dei due sistemi via css
- cambiamo in un secondo momento il sistema di generazione della sezione 
documentazione.


Saluti
Stefano
___
Python mailing list
Python@lists.python.it
http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Alan Franzoni
Il 27/07/07, Manlio Perillo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:
> Mi sono permesso di aggiungere il mio contributo prima del tuo, dato che
> ritengo occorra prima definire cosa vogliamo che sia python.it.

Yep. Metti le varie opzioni allora. Penso, in base a quello che
abbiamo visto finore, che l'esigenza sia quella di espandere di
parecchio il campo d'azione di python.it. Secondo me quello della
documentazione dovrebbe essere un compito "confinato" a docs.python.it
(o una cosa del genere)

Ci potrebbero anche essere dei domini di terzo livello, però,
suddivisi in base a quello che vogliamo fare.


-- 
Alan Franzoni <[EMAIL PROTECTED]>
-
GPG Key Fingerprint:
5C77 9DC3 BD5B 3A28 E7BC 921A 0255 42AA FE06 8F3E
___
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Python@lists.python.it
http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Stefano

Manlio Perillo ha scritto:


Alcune pagine web come ad esempio
http://svn.python.it/www/trunk/python.it/doc/libri.ht

sono davvero scritti male.



Ok, ma direi di riscrivere quanto necessita di revisione, semmai usando 
i ticket di trac per tener traccia delle modifiche da fare.


Ma direi di farlo dopo essere passati al nuovo sistema di gestione di 
python.org, che penso sia compatibile con buona parte dei contenuti 
dell'attuale sito.



Se si vuole adottare un CMS, non ha senso tenerlo in una sezione separata.
Per quello c'è già il wiki.



Ma non è tanto separare le sezioni, ma organizzare il tipo di contenuti.

Esempio: il link che hai indicato prima è un contenuto "documentale" 
(per intenderci). Poi se si vuole informare della presenza di un nuovo 
libro, può essere necessario inserire una nuova news, e per questo serve 
un sistema un po' più dinamico come un CMS.



Il sistema di adesso funziona, ma non per l'esigenza che ha dato origine 
a questa discussione: avere un sistema che agevoli l'inserimento di 
contenuti che per le loro caratteristiche devono essere aggiornati.



Ma quindi andremo ad avere:
- CMS "semi statico" (sphinx?)


cos'è sphinx? (scusa l'ignoranza) ;-)


- CMS "ordinario" (Plone?)


Anche io ho un po' di perplessità sulla complessità di Plone.


- wiki



Un wiki può andare... ma va organizzato per renderlo facilmente 
navigabile come un cms




Una delle mie maggiori fonti di indecisione è:
- cosa va messo nel CMS


Notizie


- cosa va messo nel Wiki?



Documentazione realizzata in modo collaborativo, o documenti relativi a 
progetti condivisi (es: gestione sito web)



Saluti
Stefano
___
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Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Alan Franzoni
I problemi sollevati sono senza dubbio interessanti.

C'è soltanto un lato ulteriore da considerare: abbiamo parlato molto
della cosa, ora bisogna avanzare delle proposte ed effettuare una
votazione. Qualcosa bisogna decidere ^_^

Il problema da risolvere è senza dubbio quello della staticità del
sito attuale. Un sito più dinamico, gestito quindi tramite un CMS,
offrirebbe di certo maggiori possibilità agli utenti di esprimersi e
minor necessità di imparare informazioni di "overhead". Nel senso che,
per scrivere un articolo, non dovrebbe essere necessaria la conoscenza
della struttura sottostante che gestisce il sito.

L'idea sarebbe che ognuno fa solo quello che gli compete: il sysadmin
fa il sysadmin, il coordinatore traduzioni coordina le traduzioni, il
traduttore traduce. Non vorrei che per collaborare al sito python.it
si verificasse il "fenomeno emacs", ovvero la presenza di una curva di
apprendimento pseudoverticale.

Ho messo sul wiki quelli che sono i punti "topici" su cui secondo me
bisogna discutere:

http://trac.python.it/wiki/Progetti/RistrutturazioneComunita

Siete pregati per il momento di aggiungerli e/o modificarli, ma di NON
INCOMINCIARE CON LE VALUTAZIONI, che verranno fatte in un momento
successivo, magari dopo un "call for poll" pubblico su più liste, siti
e ng.


-- 
Alan Franzoni <[EMAIL PROTECTED]>
-
GPG Key Fingerprint:
5C77 9DC3 BD5B 3A28 E7BC 921A 0255 42AA FE06 8F3E
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Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione Manlio Perillo

Alan Franzoni ha scritto:

I problemi sollevati sono senza dubbio interessanti.

C'è soltanto un lato ulteriore da considerare: abbiamo parlato molto
della cosa, ora bisogna avanzare delle proposte ed effettuare una
votazione. Qualcosa bisogna decidere ^_^

Il problema da risolvere è senza dubbio quello della staticità del
sito attuale. Un sito più dinamico, gestito quindi tramite un CMS,
offrirebbe di certo maggiori possibilità agli utenti di esprimersi e
minor necessità di imparare informazioni di "overhead". 


Scusa se intervengo qui, ma secondo me va anche deciso se per facilitare 
il contributo degli utenti vale la pena mettere in mezzo un CMS (in 
realtà anche il sistema attuale si può considerare CMS :)), oppure se 
basta un wiki.



Certo, un CMS non fa male.
A favore di questa scelta, inoltre, va considerato il fatto che gli 
attuali contenuti del sito web sono obsoleti o scritti in un brutto 
XHTML, quindi vale comunque la pena riscriverli.




[...]

Ho messo sul wiki quelli che sono i punti "topici" su cui secondo me
bisogna discutere:

http://trac.python.it/wiki/Progetti/RistrutturazioneComunita

Siete pregati per il momento di aggiungerli e/o modificarli, ma di NON
INCOMINCIARE CON LE VALUTAZIONI, che verranno fatte in un momento
successivo, magari dopo un "call for poll" pubblico su più liste, siti
e ng.



Mi sono permesso di aggiungere il mio contributo prima del tuo, dato che 
ritengo occorra prima definire cosa vogliamo che sia python.it.




Saluti  Manlio Perillo
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Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione var
Il 27/07/07, Manlio Perillo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

> Scusa se intervengo qui, ma secondo me va anche deciso se per facilitare
> il contributo degli utenti vale la pena mettere in mezzo un CMS (in
> realtà anche il sistema attuale si può considerare CMS :)), oppure se
> basta un wiki.

Considera anche gli admin del sito come utenti dello stesso e avrai la
risposta. Plone, per esempio, è un CMS che presenta numerosi prodotti
che ti consentono di implementare le funzionalità wiki. Perchè hai
tanta paura di un CMS? ;)

> Certo, un CMS non fa male.
> A favore di questa scelta, inoltre, va considerato il fatto che gli
> attuali contenuti del sito web sono obsoleti o scritti in un brutto
> XHTML, quindi vale comunque la pena riscriverli.

Sì, riscritti... come ho scritto qualche post fa. Credo che l'adozione
di un CMS (o di qualsiasi altro ambiente diverso da quello attuale)
implichi la riscrittura dei contenuti.

Cordialità.

Antonio Fittipaldi
___
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http://lists.python.it/mailman/listinfo/python


Re: [Python] nascita siti alternativi su python

2007-07-27 Per discussione var
Il 27/07/07, Alan Franzoni<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

> Yep. Metti le varie opzioni allora. Penso, in base a quello che
> abbiamo visto finore, che l'esigenza sia quella di espandere di
> parecchio il campo d'azione di python.it. Secondo me quello della
> documentazione dovrebbe essere un compito "confinato" a docs.python.it
> (o una cosa del genere)
>
> Ci potrebbero anche essere dei domini di terzo livello, però,
> suddivisi in base a quello che vogliamo fare.

Per l'hosting/housing si potrebbe optare per Unbit (unbit.it), che tra
l'altro, oltre che credere fermamente in Python, supporta attivamente
progetti che riguardano tecnologie opensource (con sponsorizzazioni e
sconti).

Cordialità.

Antonio Fittipaldi
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