Il 10/04/2017 09:54, Roberto Polli ha scritto:
Che ne pensate?

"Choosing a language for you application simply because its “fast” is
the ultimate form of premature optimization."


Ciao lista,

premetto che essendo uno studente, oltretutto di un settore diverso dall'informatica, la mia opinione al riguardo conta ben poco; confutazioni delle mie opinioni sono ben accette se argomentate.

Vorrei dire la mia perché sto facendo dei conti con un programma di quantochimica che terminano mediamente in qualche giorno, su una macchina con due processori Xeon da dieci core ciascuno. Questo programma scritto in Fortran (Gaussian se qualcuno è curioso) sfrutta tutti i processori in modo efficiente (almeno spero). Già qua python sarebbe fregato dal GIL volendo usare un approccio multithreading. Se dovessi aspettare venti volte "qualche giorno" - diciamo tre mesi - per un singolo risultato, sarebbe troppo (e qua concordo con l'articolo riguardo alla questione dei tempi).

Ovviamente direte "ma chissenefrega delle tue necessità di nicchia!" Al che posso anche essere d'accordo, però mi sembra che l'autore dell'articolo abbia decisamente ristretto la visione al settore del web development.

Non mi piace quando l'autore afferma che basta tirare nuovo hardware ai problemi per risolverli. In quanto utilizzatore di tecnologia posso dire che sono stufo di app mattone che prosciugano la batteria dello smartphone o sono lente. Sono stufo di siti lenti. Sono stufo di vedere KDE dieci volte più lento ad avviarsi di gnome o unity.

Oltretutto, finché non si trova un metodo economico su larga scala di riciclare i materiali dell'hardware, il cumulo di spazzatura tecnologica continua ad aumentare. Qua si esula di molto dal tema programmazione, ma vorrei ricordare che il codice non rimane nell'Iperuranio. Codice efficiente ha anche un minor impatto ambientale.

Ciao,
Davide
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