> Il giorno 15/gen/2015, alle ore 21:31, Carlos Catucci > <carlos.catu...@gmail.com> ha scritto: > > Non metto in dubbio che si possa scrivere roba non gestonale. Pero' siamo > alla teoria del minimo impegno. Se devo scrivere molti gestionali imparo a > usare Genropy e se poi mi capita una applicazione non gestionale, va beh lo > conosco bene, lo uso. Il mio caso ad esempio e' opposto: molte webapps, forse > un gestionale (tipo CRM) ogni tanto. Con Django me la cavo bene, lo conosco > abbastanza (diciamo che lo sfrutto al 30% delle sue possibilita', ma c'e' > talmente tanta roba che ancora non riesco a esplorare tutti i meandri), > faccio cose velocemnete ed in maniera efficiente. Per un gestionale ogni 10 o > piu' webapp imparare Genropy e' uno sforzo che non trovo redditizio. Sto > oivviamente illustrando un caso limite (il mio). > Devo dire anche che Django ha una documentazione pazzesca, su stackoveflow se > cerco una cosa trovo decine di link e ogni link ha almeno 2 o 3 esempi. Se > faccio la stessa cosa con Genropy mi ripsondete in 3. Capisci che se posso > permettermi di studiare per piacere e' una figata, se pero' devo mangiarci e > dare al cliente quello che chiede nei tempi da incubo che sempre chiedono, > non posso permettermelo. Senza voler criticare il prodotto in se, ma senza > almeno una documentazione dettagliatissima difficilmente prende piede come > merita. >
Concordo su tutto quello che hai detto. Comunque intendevo dire che Genropy non è limitato all'ambito gestionale ma il suo sistema di widget e la sua GUI possono trovare applicazione in molti contesti. Ad esempio in questo momento c'è chi lo sta prendendo in considerazione per come interfaccia per un centralino telefonico. Vorrei 'sfidarti' a leggere le lezioni sulla GUI in sandbox. Sono una dozzina di paginette e in meno di 2 ore le puoi leggere tutte. Poi mi dici ;) Ciao G. _______________________________________________ Python mailing list Python@lists.python.it http://lists.python.it/mailman/listinfo/python