Buonasera.

Non è che riproponendo proprio l'articolo che critico -- NON nel contenuto, MA 
in due diversi ambiti (politico e tecnico) fra loro correlati -- si risponde 
efficacemente alla mia critica, che è quella di voler continuare a 
colpevolizzare il coltello.
La predictive optimization può essere la panacea o il peggiore dei mali, ma io 
contesto la condanna dei suoi impatti politici, poiché qualunque proiezione del 
futuro ha comunque i medesimi difetti.
Il massimo che un prodotto marcato "AI" può fare di male, è che gli 
utilizzatori "si fidino" troppo di esso e dei risultati che dà, e lo utilizzino 
quindi in maniera "cieca" / superficiale, MA -- non troppo "incidentalmente" -- 
questa è la medesima critica avanzata a suo tempo per lo spredsheet.

E non critico il giudizio tecnico espresso sulla predictive optimization -- 
della quale sinceramente mi interessa poco (...e quindi mi interessa poco anche 
la difesa del relativo giudizio) -- ma il fatto che che si continui a discutere 
di strumenti, quando il vero problema è SEMPRE altrove:
- Se si continua a perseguire l'AI ("vera" = AGI, o fasulla ...che però serve) 
-- parlo di SCIENZA / TECNOLOGIA -- è probabile che questo sia perché si cerca 
uno strumento che aiuti a risolvere problemi; è quindi normale che appaiano 
nuovi strumenti, non sempre subito perfettamente a punto;
- Se poi, al di là degli aspetti tecnici (e magari anche indipendentemente da 
questi), saranno la scelta effettiva dei problemi da risolvere e lo spirito con 
cui si intendono affrontare a determinarne nei fatti risultato e utilizzo 
(invece delle caratteristiche dello strumento), ...amen: E' SEMPRE COSI'. Però 
si insiste a dimenticarlo, ...volendo continuare a giudicare il coltello.


  ----- Original Message ----- 
  From: Daniela Tafani 
  To: Alfredo Bregni 
  Cc: Antonio ; nexa@server-nexa.polito.it 
  Sent: Sunday, January 19, 2025 10:49 PM
  Subject: Re: [nexa] Proposta per un dibattito costruttivo sull'IA


  Buonasera.

  Trova qui la definizione di "Predictive Optimization" e l'elenco delle 
ragioni 
  per cui non può essere assimilata ad altre forme di automazione dei processi 
di decisione:


  https://dl.acm.org/doi/full/10.1145/3636509

  Anche il mio articolo è ad accesso aperto, su Zenodo  
<https://zenodo.org/records/10866778>
  o sul sito della rivista Ethics & Politics.

  Un saluto,
  Daniela




  Il 19/01/2025 20:36, Alfredo Bregni ha scritto:

    Ciao.

    Non capisco cosa si voglia dire.

    QUALUNQUE decisione (ragionata) si basa su una (o più) proiezioni dei 
possibili andamenti futuri; e uno stumento AI -- fatto bene, o fatto male -- si 
aggiunge agli altri strumenti (dei quali i più antichi e noti sono "il fiuto" 
dell'imprenditore e "l'ideologia" del politico, ...ovvero nessuno strumento di 
reale supporto alle decisioni).
    A parte le informazioni privilegiate di borsa -- donde il reato di insider 
trading quando ti beccano (...il più delle volte no) -- QUALUNQUE proiezione 
del futuro si basa su passato (e sul fiuto, l'ideologia, il c.d. "sentiment" 
degli operatori, ...e consimili amenità).

    Quindi, SOLO PERCHE' ADESSO SI CHIAMA "AI", ci divertiamo a criticare 
l'impatto politico di questi strumenti, ...altrimenti nobili e irreprensibili 
[ironia]??

    Grazie della precisazione, che attendo.


      ----- Original Message ----- 
      From: Daniela Tafani 
      To: Antonio ; nexa@server-nexa.polito.it 
      Sent: Sunday, January 19, 2025 4:24 PM
      Subject: Re: [nexa] Proposta per un dibattito costruttivo sull'IA


      Grazie, Antonio, concordo. 
      Delle proprietà politiche è opportuno discutere con riferimento a singoli 
sistemi.

      Ho fatto un tentativo, qualche tempo fa, con un sottoinsieme di uno dei 
punti dell'elenco che riporti,
      i sistemi di ottimizzazione predittiva,
      sostenendo che abbiano proprietà politiche intrinseche (non emendabili 
con scelte alternative di design)
      che li rendono incompatibili con lo Stato di diritto:

      <https://zenodo.org/records/10866778>

      Un saluto,
      Daniela


      ________________________________________
      Da: nexa <nexa-boun...@server-nexa.polito.it> per conto di Antonio 
<anto...@piumarossa.it>
      Inviato: domenica 19 gennaio 2025 16:05
      A: nexa@server-nexa.polito.it
      Oggetto: [Junk released by Allowed List] [nexa] Proposta per un dibattito 
costruttivo sull'IA

      Fermo restando che un dibattito "distruttivo" è comunque utile, vorrei 
avanzare una proposta per un diverso approccio verso la tematica. La proposta è 
semplice, NON nominare il termine IA (o AI), ma le SINGOLE tecnologie di 
intelligenza artificiale.
      L'Annuario statistico italiano pubblicato dall'Istat lo scorso 19 
dicembre, da pag.769 in poi riporta statistiche e sintesi in merito a ricerca, 
innovazione e tecnologia dell'informazione.
      "Nel 2023 il 5,0 per cento delle imprese con almeno 10 addetti utilizza 
software o sistemi di intelligenza artificiale (IA)" e a seguire indica le 
tecnologie più diffuse all'interno di esse:

      1) Automatizzare i flussi di lavoro o supportare nel processo decisionale 
(Robotic Process Automation, software robot che utilizzano tecnologie di IA per 
automatizzare le attività umane) (40,1%);
      2) Estrarre conoscenza e informazione da un documento di testo (text 
mining) (39,3%);
      3) Convertire la lingua parlata in un formato leggibile dal dispositivo 
informatico (riconoscimento vocale) (31%);
      4) Identificare oggetti o persone sulla base di immagini (riconoscimento, 
elaborazione delle immagini) (30,5%);
      5) Analizzare dati attraverso l'apprendimento automatico (machine 
learning, deep learning, reti neurali) (30%);
      6) Generare linguaggio scritto o parlato (generazione del linguaggio 
naturale) (29,4%);
      7) Consentire il movimento fisico delle macchine tramite decisioni 
autonome basate sull'osservazione dell'ambiente circostante
      (robot o droni autonomi, veicoli a guida autonoma) (17,1%).

      Forse in questo modo sarà più facile posizionarsi sulla diatriba della 
neutralità e sull'uso (eventualmente) pro bono dell'IA.

      A.

      [1] https://www.istat.it/wp-content/uploads/2024/12/ASI_2024.pdf

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