> Cito da Tim Wu, The Curse of Bigness (2018), capitolo 4. Si parla > dell'antitrust fra le due guerre, motivato anche dalla consapevolezza > del nesso fra le concentrazioni industriali tedesche e il nazismo.
L'antitrust come garante della supremazia dell'interesse pubblico su quello privato è sicuramente auspicabile e spero vivamente ci si arrivi al più presto. Oggi non è così. L'antitrust combina sanzioni ridicole che non cambiano affatto lo status quo, ovvero il dilagare delle tendenze monopolistiche e l'aumento delle disuguaglianze. Fermo restando questo, ciò che volevo dire è che "alcuni" di questi "cartelli" sono più pericolosi (per la democrazia) di altri. A.