... ... ... «Le reti neurali artificiali spesso vengono definite “*black
box*” perché è difficile capire cosa avviene al loro interno: sappiamo cosa
entra e cosa esce, ma non sempre riusciamo a interpretare come si arriva a
certe conclusioni. Nel nostro caso, però, non è proprio così. Analizzando
lo spazio latente – cioè le rappresentazioni interne che la rete costruisce
per interpretare i dati – siamo riusciti a individuare una struttura ben
precisa, che riflette alcune proprietà fisiche delle galassie, incluse
alcune mai mostrate al modello durante l’addestramento. Un esempio? La rete
distingue spontaneamente tra galassie passive ed attive, una caratteristica
che non era parte del processo di apprendimento. È come se la rete avesse
imparato da sola a identificare nuovi pattern e simmetrie nei dati,
suggerendo informazioni emergenti. Questo non solo rende la *pipeline* più
interpretabile, ma apre anche la strada a nuove scoperte». ... ... ...
https://www.media.inaf.it/2024/12/17/m-topnet-ginolfi/
Nessuno ha definito l'intelligenza, ma quasi ogni giorno veniamo a
conoscenza di "operazioni mentali" che non sono più nostra esclusiva come
ritenevamo.
Cordiali auguri.
Duccio (Alessandro Marzocchi)

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