Il 02/05/24 9:30 AM, Giuseppe Attardi ha scritto:
Interessante, però…
Non sembra utilizzi un modello cloud con virtualizzazione, scalabilità e resilienza.

Uhm....

Sicuramente non scende nei dettagli infrastrutturali di base (e quindi, ad esempio, non fornisce indicazioni su quale hypervisor stia utilizzando e quali tecnologie ci siano, subito sopra). Dubito fortissimamente, pero', che sull'hardware che hanno documentato ( https://world.hey.com/dhh/the-hardware-we-need-for-our-cloud-exit-has-arrived-99d66966 ) non ci giri sopra un hypervisor e qualche tool di orchestrazione di container: non compri 600.000 dollari di hardware da DELL... per farlo funzionare "bare-metal" (senza virtualizzazione).

Di converso, in diversi punti cita sia l'esperienza negativa (costo) con Suse / Rancher [1], sia il fatto che alla fine ha optato per scriversi il suo orchestratore (Kamal [2][3]) che poggia su docker (e quindi container... microservizi... etc) e che è sensibilmente piu' "semplice" di tutto kubernetes (come biasimarlo?).


Da qui, mi sorge un dubbio: quando si puo' dire di "utilizzare un modello cloud"? Piu' in generale: che significato diamo al termine "cloud"?

La domanda non e' cattiva...

Negli ultimi anni, ho visto (molte) persone sostenere che "andavano su cloud" perché spostavano il loro wordpress su una VM su AWS... (o su Azure). Vedo N Atenei sostenere la tesi che vanno "sul cloud Azure" (quello venduto a marchio CRUI...) quando semplicemente spostano le VM che prima erano interne, su VPS Azure.

Vedo Atenei sostenere che vanno su cloud... perché "spostano" le VM interne sull'infrastruttura VMware che Cineca mette a disposizione su catalogo ACN/exAGID.


Poi mi giro... è mi vedo a deploiare --con tool di automazione-- applicativi nativamente-cloud (kafka, opensearch, microservizi nodejs stateless), sull'infrastruttura GARR-Cloud, facendolo (io) senza utilizzare kubernetes (che tu citi), ma operando comunque con container (docker), stateless (con persistenze su motori nativi-cloud) e con anche livelli non banali di affidabilita'/resilienza (docker-swarm, nomad). Sono, io, "cloud"?


Insomma: posso anche capire che l'esperienza di Heinemeier non sia "accademicamente interessante" (...d'altronde a lui interessa il business nudo e crudo), pero' sostenere il fatto che non sia "cloud"... mi pare un pizzico eccessivo.


Da qui, ripeto, la domanda: secondo coloro che frequentano questo gruppo... quand'e' che ci si puo' fregiare del titolo "siamo su cloud", legittimamente?

Io una mezza idea ce l'ho ma... se la applico, il numero di medagliette che rilascio è *MOLTO* vicino a zero (perché per definirti "cloud", nel mio mondo, devi partire dalle applicazioni... e non certo da quello che hai. Risultato: nessuno lo fa...)

Bye,
DV


BTW: Scopro solo ora che Heinemeier è il creatore di Ruby on Rails... [4]

[1] https://world.hey.com/dhh/the-only-thing-worse-than-cloud-pricing-is-the-enterprisey-alternatives-854e98f3

[2] https://world.hey.com/dhh/introducing-kamal-9330a267
[3] https://kamal-deploy.org/

[4] https://dhh.dk/


--

Damiano Verzulli
e-mail: dami...@verzulli.it
---
possible?ok:while(!possible){open_mindedness++}
---
"...I realized that free software would not generate the kind of
income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able
to get a well paying job as a free software developer, but not
here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008
   http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html

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