Il 22/02/24 22:48, Damiano Verzulli ha scritto:
> 
> [...]
> 
> Mi aspettavo, quindi, un commento che in qualche modo rilanciasse la 
> necessita' di tutelare al massimo tale dispositivo (ed i relativi dati), 
> ad esempio evidenziando in qualche modo che.... è necessario che i due 
> produttori che si spartiscono il mercato del relativo software (Apple e 
> Google) *NON* si mettano li a "ravanare" nei dati.
> "Ravanamento" che --come tutti i Nexiani sanno benissimo-- è 
> assolutamente chiaro ed evidente che viene effettuato (gestione rubrica; 
> servizio di cloud-drive per lo storage delle immagini; infrastrutture di 
> instant-messaging; audio; messaggi; etc.).
> 

Capisco il senso generale che vuoi trasmettere, e lo condivido, solo da 
petulante quale sono mi sento di evitare il massimalismo implicito "fan 
tutti cosi'": le posture di Google e Apple sono molto diverse, pur 
riconoscendo che nessuno dei due e' un santo (vedi di Apple l' "Advanced 
Data Protection" -che e' ragionevolmente semplice attivare per tutti- e 
il piu' estremo "Lockdown mode")

> 
> Dove abbiamo sbagliato? Perché si è arrivati al punto in cui un 
> esponente apicale governativo è preoccupato da un P.M. e non, piuttosto, 
> di un soggetto straniero?
> 

Dipende da qual e' il suo risk model, da chi ritiene di doversi difendere.

> E soprattutto: cosa è possibile fare per provare a spostare l'angolo di 
> visuale?
> 

Escludendo l'acquisizione di consapevolezza, che o l'hai coltivata nel 
tempo o non ne benefici per grazia divina dall'oggi al domani, un 
decisore agisce sulla base di incentivi strategici o tattici, a seconda 
del piano su cui sa/vuole giocare. Il tattico e' probabilmente un 
contesto piu' alla portata. Quindi forse la domanda e': come rendere 
svantaggioso nel breve periodo per il decisore cio' che non ci piace?

> Un caro saluto,
> DV
> 

ciauz :-)

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