... aspirante allievo 80°, con la testa ragionicchio ancora, con la
"digitazione" sono un disastro.
E ti sembra poco? Sai quanti ce ne sono in giro che "digitano" alla
velocità della luce e ragionano a quella di un bradipo ;)
Farò un discorso un po' strano ma che spero ti porti a capire un po'
meglio questo mondo fatto di on/off.
Userò due esempi che conosci molto bene.
Primo, l'automobile.
Fino a poco più di cento anni fa le auto venivano avviate per mezzo di
una manovella azionata a mano. Quando Charles Franklin Kettering inventò
il motore di avviamente elettrico, ai pochi possessori delle auto
dell'epoca fu chiaro che ad avviare il motore a combustione fosse
"qualcosa che facesse girare qualcos'altro", perché quell'atto l'avevano
ripetuto, a mano, migliaia di volte.
Secondo, la penna a sfera.
Una ottantina di anni fa László József Bíró osservando dei bambini che
giocavano a biglie si accorse che le sfere, dopo essere passate in una
pozzanghera, lasciavano per terra una traccia uniforme e da lì l'idea di
inserira una piccola sfera dentro una penne contenente inchiostro.
Fino ad allora per scrivere bisognava aggiungere con un contagocce
l'inchiostro nelle penne stilografiche (e già questo era stato un enorme
passa avanti rispetto a penne d'oca, calamo e calamaio).
Molti della lista sono un po' come quelli che giravano la manovella o si
sporcavano le mani di inchiostro. Erano lì quando, ad un certo punto, un
ammasso di pezzettini di silicio ha cominciato ad accendere puntini in
uno schermo. Per loro, per noi, l'informatica, la cibernetica, la
digitalizzazione, la computerizzazione, l'automazione, la robotica,
qualunque termine si utilizzi, sappiamo da dove è partita, il percorso
che ha fatto, dove si trova adesso e, probabilmente, dove andrà (almeno
nell'immediato futuro).
Ma così come a nessuno viene in mente oggi di conoscere come funzionava
la manovella per avviare le automobili, oggi, a pochi interessa il
"percorso" del puntino a fosfori verdi che è diventato un ologramma, un
avatar.
Alfabetizzazione, partire dall'alfabeto, nel digitale, temo non si possa
più fare. Troppa strada è stata percorsa.
E' come se ci avessi chiesto, voglio imparare tutte le lingue del mondo.
Ne puoi scegliere una, due, per le altre bisogna affidarsi ai traduttori.
Fai domande, anche banali. Non diamo nulla per scontato, ognuno di noi è
"ignorante" in tante delle nuove "lingue" dell'informatica moderna.
Antonio
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