carissimo Marco,

                           ti ringrazio per la bellissima conferenza di ieri. Benchè io sia negato per le questioni giuridiche ho compreso molte cose, non tutte, ahimè.

Comunque, il mio intervento di ieri era finalizzato a chiderti una cosa diversa da quella che ti ho chiesta. Ma, essendo io prolisso, ho perso tempo sulla questione del brevetto e mi sono reso conto che non potevo più sottrarre tempo al dibattito (interessante anche lui).

Allora pongo ora a te e ai Nexiani, e al mio coparrocchiano Ciurcina, la domanda che volevo porre ieri.

Quasi tutte le scuole usano per la didattica a distanza Google o Zoom o Microsoft. A me è parso di capire che le leggi vietino l'uso di questi prodotti (esempi: l'art.68 del CAD, le norme comunitarie per la sicurezza, le norme nazionali per la protezioone dei dati personali). Ma mi ha spiegato l'altro Marco giuridico che non è reato. Non mi aspetto da Renato Brunetta &C. alcuna iniziativa a favore del software libero, ma non è proprio possibile produrre norme diverse per evitare la colonizzazzione della nostra scuola?

Conto su te.

Grazie!!!!

Raf

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