Il 24/10/21 21:21, J.C. DE MARTIN ha scritto:
Caro Antonio,
grazie per l'osservazione.
Certamente la capitalizzazione di borsa non è l'unico
parametro da prendere in considerazione nel valutare un'impresa,
ma altrettanto certamente in un sistema capitalista
non è neanche da trascurare:
le azioni, infatti, sono tecnicamente contante, anche se un contante
che, come dici tu, può cambiare di valore abbastanza
repentinamente.
Detto in altri termini: se a chiunque di noi venissero
offerte in regalo 100 azioni di una delle GAFAM non credo che
molti disdegnerebbero l'offerta solo perché tra 3, 6 o 12 mesi
il loro valore potrebbe essere significativamente minore :-)
E dal potere del contante discendono varie declinazioni
di potere che tutti conosciamo.
Concordo, la capitalizzazione di borsa non esprime il valore
reale, ma quello percepito, l'"appetibilità" di un'azienda.
E questo ha riflessi immediati sul suo potere, che è molto legato
alla percezione. Non è l'unico paradigma ovviamente.
Il controllo del sistema operativo degli smartphone è
un altro fattore fondamentale, come viene assai significativamente
detto nell'intervento ricordando quanto sia stata rivelatrice
la questione del tracciamento digitale dei contatti durante
le prime fasi della pandemia.
Un discorso praticamente perfetto, che si conclude in maniera
esemplare:
"Noi tecnici abbiamo il dovere di mettere al servizio della
collettività (e non solo delle imprese) la nostra capacità di
*immaginare la tecnologia*"
Questo è personalmente il mio mantra, come tecnico e come
dipendente pubblico.
rob
juan carlos
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