Grazie Davide per l’ottima sintesi.

Pensavo oggi a un paradosso: Google Maps ci consiglierà i percorsi in auto
per produrre meno GHG, ma se vogliamo sapere quante emissioni producono i
servizi che abbiamo acquisito in cloud pubblico il vendor (e non solo
Google) non ce lo dice.

In altre parole: se andiamo in giro in auto ci dicono come essere
ambientalisti, ma se vogliamo essere ambientalisti quando sviluppiamo
soluzioni digitali (basandoci su servizi acquisiti in cloud pubblico) non
siamo in grado di farlo perchè non disponiamo delle informazioni necessarie,
 ad esempio per confrontare il diverso impatto di soluzioni architetturali
diverse o di vari algoritmi.

Giovanna

Il giorno gio 7 ott 2021 alle ore 13:57 D. Davide Lamanna <
davide.lama...@binarioetico.it> ha scritto:

> On 05/10/21 18:07, Giovanna Sissa wrote:
> > Segnalo un articolo sul tema delle emissioni GHG su Cloud pubblico e
> > sulla impossibilità attuale dei clienti di conoscerle (e dunque di
> > rendicontarle, anche se solo su base facoltativa, nel protocollo GHG):
> >
> https://www.agendadigitale.eu/smart-city/quanto-inquina-il-cloud-ecco-perche-lopacita-dei-vendor-non-e-piu-sostenibile/
> > <
> https://www.agendadigitale.eu/smart-city/quanto-inquina-il-cloud-ecco-perche-lopacita-dei-vendor-non-e-piu-sostenibile/
> >
> >
> > Qualcuno sa se, nell’ambito della discussione sul cloud pubblico, il
> > tema è in qualche modo emerso, magari a livello europeo?
> >
> > Giovanna Sissa
>
>
> Grazie Giovanna, eccellente articolo.
>
> Faccio una sintesi parziale a beneficio della discussione, che a me
> interessa molto.
>
>
> "[...] tutte le valutazioni sono unanimi sul fatto che la distribuzione
> nel cloud sia significativamente più ecologica dei vecchi data center on
> premise."
>
> "In effetti, i grandi fornitori di cloud sono i maggiori acquirenti di
> energia rinnovabile, hanno i valori PUE più bassi e stanno innovando con
> apparecchiature efficienti e progettate su misura."
>
> "Tuttavia, tutto ciò significa poco se i clienti dei cloud vendor non
> dispongono dei dati necessari per calcolare l’impronta ambientale dei
> propri servizi ospitati su cloud pubblico."
>
> "[Il cloud] ha creato una dipendenza da infrastrutture globali e private."
>
> "Una soluzione sarebbe che i fornitori cloud pubblicassero i dati
> richiesti dal Protocollo GHG in modo da consentire ai clienti di
> completare i propri calcoli. Ma per la maggior parte i dati sono
> considerati un segreto competitivo che è pesantemente custodito dai
> Cloud Vendor."
>
> "Come la rivista Nature ha evidenziato le emissioni del cloud computing
> rischiano così di rimanere nascoste nel cloud stesso."
>
> "Le attività industriali sono ben coperte da molti database specifici
> del dominio (energia, trasporti, imballaggi, ecc.). Le cose sono diverse
> nel settore IT, dove dalla stessa documentazione si evince una minore
> maturità nell’effettuare queste valutazioni."
>
> "Se un’organizzazione desidera mitigare le proprie emissioni, ad esempio
> attraverso compensazioni, l’unica opzione è fare affidamento sul fatto
> che sia il fornitore del cloud a farlo per essa."
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