The Conversation (https://theconversation.com) è una rivista internazionale online senza scopo di lucro che pubblica articoli giornalistici con linguaggio divulgativo scritti da accademici e ricercatori, autorizzati dalla propria Università. L'idea alla base della rivista è semplice e geniale, l'Università è pensata come "una gigantesca redazione", con accademici e ricercatori che si sono occupati delle principali questioni di attualità, che forniscono collettivamente contenuti autorevoli e informati. Gli articoli sono scritti solo da accademici, in base alla loro area di ricerca. Gli argomenti includono la politica, la cultura, la salute, la scienza e l'ambiente. In tutta la rete, le storie pubblicate su The Conversation sono ripubblicate in 90 paesi, in 23 lingue, e lette più di 40 milioni di volte al mese.
The Conversation è stata lanciata per la prima volta in Australia nel marzo 2011 e dalla sua prima edizione australiana con sede a Melbourne, The Conversation si è espansa in una rete globale di otto edizioni, operante in più lingue. Ci sono edizioni nel Regno Unito dal 2013, negli Stati Uniti dal 2014, in Africa ed in Francia dal 2015, in Canada dal 2017, in Indonesia dal 2017, ed in Spagna dal 2018. Nel settembre 2019, The Conversation ha registrato un'audience mensile online di 10,7 milioni di utenti e una portata combinata di 40 milioni di persone, inclusa la ripubblicazione prevista dalla licenza aperta Creative Commons. I fondatori hanno ottenuto un finanziamento di lancio di 10 milioni di dollari in tre anni da quattro università (Melbourne, Monash, Australian National University, University of Western Australia) e CSIRO, il governo dello stato australiano del Victoria, il governo federale australiano e la Commonwealth Bank of Australia. Mentre ogni edizione locale è finanziata dalle Università e dalle Conferenze dei rettori di ogni Paese, da Fondazioni ed altri enti che erogano sovvenzioni, partner aziendali e donazioni dei lettori. Guardando nel sito la descrizione delle edizioni locali, sembra di capire che le edizioni diverse dall'inglese, siano nate piu o meno tutte nello stesso modo. Viene costituita una associazione senza fini di lucro, che associa le università e centri di ricerca, la conferenza dei rettori e le fondazioni private e pubbliche interessate a finanziare l'edizione locale. A me piacerebbe far partire l'edizione italiana. Per farlo servirebbe coinvolgere un nucleo iniziale di Università e centri di ricerca interessati. Se avete contatti accademici e vi piace l'idea scrivetemi in privato.
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