On Tue, Jun 13, 2023 at 11:09:27AM +0200, Diego Zuccato wrote: > Rimango sempre scettico davanti a certe "sparate" commerciali: i CD audio > stampati dovevano essere pressoché eterni (uno strato di plastica, un velo > di alluminio vaporizzato, un altro strato di plastica: dovrebbe essere > stabilissimo e inalterabile), ma mi sono già capitati diversi CD audio > (rigorosamente originali e oramai introvabili) che si leggono a fatica. Per > uno ci sono voluti 3 giorni in un lettore SCSI Yamaha per riuscire a > leggerlo senza errori, nel lettore dello stereo saltellava come una radio in > galleria. > Un bel rip integrale del disco nuovo, archiviato su almeno 2 storage diversi > e tenuti lontani. E trasferimenti periodici su supporti nuovi e di buona > qualità, così da svecchiare tutto (p.e. aggiornando il filesystem). > Alla fine, anche gli LTO soffrono dello stesso problema: anche se i dati sul > nastro sono perfettamente integri, se non ho un drive in grado di leggerli e > un'interfaccia che permetta al computer di vedere il drive è come se non > avessi i dati. >
Solo una nota, per il resto concordo. C'è una ragione per quello che ti è successo: sono usciti dei CD audio con etichetta "acida" che a lungo andare corrodeva lo strato metallico sotto (si, se vuoi rovinare un CD non grattare "sotto" ma sulla etichetta che è proprio sopra lo strato metallico). Risolto questo problema, gli altri CD funzionano ancora oggi a oltre 30 anni di distanza. -- Amike, Marco Ciampa