Il 10/06/23 17:48, Felipe Salvador ha scritto:
Ciao Lista,
non condivido questa scelta, non ne comprendo le ragioni se non in un
ottica di imbonimento nei confronti del settore ICT. Non tiene conto,
secondo me, del fatto che Debian viene usata da molti utenti comuni,
girando nei desktop di molte persone.
Nulla di non ovviabile, ma prepariamoci ad assistere chi si vedrà
sparire un secondo sistema operativo dalla lista dei sistemi iinstallati.
Capisco il (potenziale) disagio per chi ha una sola macchina ed è
passato da poco a Debian impostando il dual boot, ma ho l'impressione
che Debian e GNU+Linux in generale sia maturo abbastanza per essere il
principale, anzi l'unico sistema operativo di un PC.
Inoltre sappiamo tutti che di tanto in tanto il dual boot si "rompe", un
po' per colpa di Windows, un po' per colpa dell'utente, che rimettere a
posto le cose non è banale. E non è banale neanche scambiare file tra
Windows e Debian quando sono sulla stessa macchina.
Per queste ragioni, di solito sconsiglio il dual boot ai novellini che
vogliono "passare a Linux". Penso sia molto più facile avere una
macchina dedicata a Debian (anche trashware[1] recuperato da amici e
parenti), da affiancare alla macchina attuale basata su Windows: se
qualcosa va storto, prendi la macchina Windows e fai una ricerca su
Internet su come risolvere.
Il dual boot lo lascerei a chi ha esperienza o non ha altra scelta che
installare entrambi i sistemi sulla stessa macchina.
E a chi si sente pronto a lasciare definitivamente Windows raccomando
sempre di comprare PC con GNU+Linux preinstallato, così come farebbe se
passasse da Windows a Mac. Evita problemi di compatibilità hardware, e
aiuta l'economia del software libero. ;-)
Lunga vita e prosperità,
Gerlos
[1]: Cominciare con il trashware imho incoraggia la sperimentazione e
aiuta anche a coltivare le attese: "pensa, se Debian va così bene su PC
di così tanti anni fa, quanto andrà bene su un PC nuovo?!?!?"