Il 22/03/2010 12.15, Dario ha scritto:
thin client con distrolive su cd o su usb
Dopo aver ricevuto parecchi suggerimenti sul "vissuto", ho piacere di
condividerli con voi
Distro live su CD
Pro
* Protezione da cancellazioni/modifiche accidentali del sistema
* Vita del sistema legata alla vita del supporto usato (più se ne ha
cura ed è un cd di buona qualità più dura)
Contro
* Lentezza boot/utilizzo in caso si utilizzino lettori cd/dvd datati
* Maggiore usura del lettore cd
* Necessità di avere comunque una memoria alternativa per il salvataggio
dei propri dati
* avere un doppio lettore/masterizzatore in caso si necessiti
masterizzare qualcosa sui client.
Distro live su USB
PRO
* Maggiore velocità (legata comunque alla qualità della pen drive usata)
* Nessuna richiesta di memorie alternative
* Possibilità di personalizzazione del sistema
Contro
* Possibile corruzione del sistema
* Se utilizzato su pc molto vecchi, non è supportato il boot da usb
* La vita media della pen drive è soggetta non solo alla qualità della
stessa, ma anche alle fasi di scrittura/lettura
del filesystem utilizzato.
(Confermo quanto leggevo anche su linuxnetlive.org
<http://www.linuxnetlive.org/index.php?option=com_content&view=article&id=57&Itemid=78>
, usando filesystem che fanno massicce letture/scritture
sulla memoria come minimo dimezzano la vita della pendrive)
Alternative suggeritemi molto comode possono essere queste, un incrocio
fra le due soluzioni
sempre se si predilige non fare uso di un harddisk interno nei client:
a) Usare una distro linux live su cd, con salvataggio dati e
personalizzazioni su USB
b) Usare distro linux su usb in casi con client con buon quantitativo
ram (2gb di ram) dove una parte
viene dedicata come disco-ram per il filesystem, salvando solo a fine
sessione l'attività svolta su USB.
Nella soluzione b) mi vengono dubbi in caso di ram non "perfetta",
potrebbe a mio avviso
corrompersi il sistema, come pure i tempi di decompressione in ram,
ricompressione e salvataggio finale
su usb.
Tutto sempre IMHO.
Dario