CVSROOT: /web/www Module name: www Changes by: Yavor Doganov <yavor> 11/10/09 16:31:11
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Felchero, Paola - Blason e Domenico Delle Side." /> -</head> - -<!-- This document is in XML, and xhtml 1.0 --> -<!-- Please make sure to properly nest your tags --> -<!-- and ensure that your final document validates --> -<!-- consistent with W3C xhtml 1.0 and CSS standards --> -<!-- See validator.w3.org --> - -<body> - -<p><a href="#translations">Traduzioni</a> di questa pagina</p> - -<h3>Contro i brevetti sul software - individualmente ed insieme</h3> -<p>di <a href="http://www.stallman.org">Richard Stallman</a></p> -<p> -<a href="/graphics/agnuhead.it.html"><img src="/graphics/gnu-head-sm.jpg" - alt=" [immagine della testa di uno GNU] " - width="129" height="122" /></a> -</p> -<p>I brevetti sofware sono uno dei progetti inerenti il software che -più somigliano alle mine anti-uomo: ogni decisione strutturale, -porta con sé il rischio di cadere nelle maglie di un brevetto -che può distruggere il vostro lavoro.</p> - -<p>Sviluppare un programma ampio e complesso significa combinare molte -idee, spesso centinaia o migliaia. In un Paese che permette i brevetti -sul software, le possibilità che alcune parti sostanziali delle -idee nel vostro programma siano già brevettate da altre -compagnie sono molte. Per di più sarebbe possibile che -centinaia di brevetti coprano parti del vostro programma. Uno studio -condotto nel 2004 ha concluso che in un solo importante programma si -faceva uso di almeno 300 brevetti americani. Fare uno studio del -genere è un lavoro così gravoso che ne è stato -fatto soltanto uno.</p> - -<p>Pragmaticamente parlando, se si è sviluppatori di software, -ci si può spesso trovare ad essere messi sotto scacco da un -brevetto. Qualora ciò accadesse, si potrebbe riuscire a -superare il problema, restandone indenni, trovando delle -argomentazioni giuridiche per scansare il brevetto. Si può -provare anche a fare così e, se si riuscisse, ciò -significherebbe avere una mina in meno nel nostro campo minato. Se -questo brevetto è particolarmente minaccioso per il pubblico la -<a href="http://www.pubpat.org">Public Patent Foundation -(pubpat.org)</a> potrà occuparsi del caso: questa è la -sua specialità. Se venisse chiesto l'aiuto della -comunità degli utenti informatici per cercare precedenti -pubblicazioni della stessa idea ed utilizzarle al fine di far cadere -un brevetto, dovremmo tutti rispondere con ogni informazione utile che -si è in grado di dare.</p> - - -<p>Tuttavia, combattere i brevetti uno ad uno non eliminerà mai -il pericolo dei brevetti software, così come uccidere le -zanzare non significa sconfiggere la malaria. Non ci si può -aspettare di sconfiggere ogni brevetto che si incontra, così -come non si può sperare di uccidere tutti i mostri di un videogioco: -prima o poi, uno di questi vi vincerà e danneggerà il -vostro programma. L'ufficio americano competente, rilascia circa -100.000 brevetti per anno, nonostante i nostri sforzi, non possiamo -immaginare di disinnescare queste mine con la stessa velocità -con cui vengono piazzate.</p> - -<p>Alcune di queste mine non sono neutralizzabili. Ciascun brevetto -software è dannoso e limita il proprio modo di usare il -calcolatore; tuttavia, non tutti i brevetti software sono legalmente -nulli in base ai criteri del sistema di regolamentazione -competente. Quelli che possiamo far annullare, sono quelli nati da -"errori", nei quali non sono state correttamente applicate -le regole del sistema dei brevetti. Non possiamo fare alcunché -quando l'unico errore di rilievo risulta essere la politica del -permettere i brevetti software.</p> - -<p>Per salvare il salvabile, non basta uccidere i mostri non appena ci -si parano davanti: occorre eliminare cosa li produce. Far annullare -uno ad uno i brevetti non rendera più sicuro il lavoro di chi -programma. Per fare ciò, occorre cambiare il sistema dei -brevetti in modo che questi non possano più minacciare gli -sviluppatori di programmi e gli utenti.</p> - -<p>Non c'è alcun conflitto tra queste due campagne: si -può contemporaneamente lavorare sull'obiettivo a breve termine -e su quello a lungo termine. Se si fa attenzione, si può fare in -modo che gli sforzi necessari a far invalidare ogni singolo brevetto -sul software abbiano una doppia funzione, fornendo sostegno agli -sforzi necessari per correggere l'intero sistema. Il punto cruciale -non è paragonare i "cattivi" brevetti sul software -con brevetti sbagliati o non validi. Ogni volta che invalidiamo un -brevetto, ogni volta che parliamo dei nostri piani per riuscirci, -dovremmo dire senza mezzi termini: "un brevetto in meno, una -minaccia in meno per i programmatori: l'obiettivo è -zero".</p> - -<p>La battaglia sui brevetti software nell'Unione Europea sta -raggiungendo una fase critica. Il Parlamento Europeo ha votato un anno -fa per eliminare definitivamente i brevetti. A maggio il Consiglio dei -Ministri ha votato per cancellare gli emendamenti del Parlamento e -rendere la direttiva ancora peggiore di quanto non lo fosse -all'inizio. Ad ogni modo, almeno un paese che sosteneva questa idea ha -già cambiato il suo voto. Dobbiamo fare del nostro meglio per -convincere un Paese Europeo in più a cambiare il suo voto e -convincere i nuovi membri del Parlamento Europeo a ritornare al voto -iniziale. È possibile visitare il sito <a -href="http://www.ffii.org/">www.ffii.org</a> per avere maggiori -informazioni su come aiutare e contattare altri attivisti.</p> - -<hr /> -<h4><a href="/philosophy/philosophy.it.html">Altri testi da leggere</a></h4> -<hr /> - -<!-- All pages on the GNU web server should have the section about --> -<!-- verbatim copying. 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Nei paesi che ammettono i brevetti +sul software, è altamente probabile che molte delle vostre idee siano già +state brevettate da qualche azienda. E' possibile che centinaia di brevetti +coprano parti del vostro programma. Uno studio condotto nel 2004 ha concluso +che in un solo programma importante si faceva uso di almeno 300 brevetti +registrati negli Stati Uniti d'America. Fare uno studio del genere è un +lavoro così gravoso che ne è stato fatto soltanto uno.</p> +<p> +Dal punto di vista pratico, uno sviluppatore di software si troverà spesso +ad essere colpito da un brevetto alla volta. In tal caso si potrebbe +superare il problema senza subire danni riuscendo a trovare delle +argomentazioni giuridiche per evitare il brevetto. Si può anche provare e, +riuscendoci, si avrebbe una mina in meno nel nostro campo minato. Se questo +brevetto è particolarmente minaccioso in generale, la <a +href="http://www.pubpat.org">Public Patent Foundation (pubpat.org)</a> potrà +occuparsi del caso: è il suo ruolo. Se venisse chiesta la collaborazione +della comunità degli utenti informatici per cercare pubblicazioni precedenti +della stessa idea, in modo da usarle per eliminare un brevetto, tutti +dovremmo rispondere con ogni informazione utile che sia a nostra conoscenza.</p> +<p> +Tuttavia, combattere i brevetti uno ad uno non eliminerà mai il pericolo dei +brevetti sul software, sarebbe come cercar di sconfiggere la malaria +schiacciando le zanzare. Non ci si può aspettare di abbattere ogni brevetto +che si incontra, così come non si può sperare di uccidere tutti i mostri di +un videogioco: prima o poi, uno di questi vi vincerà e danneggerà il vostro +programma. L'ufficio americano competente rilascia circa 100.000 brevetti +all'anno: nonostante i nostri sforzi, non possiamo immaginare di +disinnescare queste mine con la stessa velocità con cui vengono piazzate.</p> +<p> +Alcune di queste mine non sono neutralizzabili. Ciascun brevetto sul +software è dannoso e limita ingiustamente il nostro modo di usare il +calcolatore, ma non tutti sono legalmente nulli secondo i criteri del +sistema di regolamentazione competente. Quelli che possiamo far annullare +sono quelli nati da “errori”, nei quali non sono state +correttamente applicate le regole del sistema dei brevetti. Non possiamo +fare alcunché nei casi in cui l'unico errore di rilievo risulta essere la +politica che permettere i brevetti sul software.</p> +<p> +Per salvare il salvabile, non basta uccidere i mostri non appena ci si +parano davanti: occorre eliminare il meccanismo che li produce. Far +annullare uno ad uno i brevetti non renderà più sicuro il lavoro dei +programmatori. Per fare ciò, occorre cambiare il sistema dei brevetti in +modo che questi non possano più minacciare gli sviluppatori di software e +gli utenti.</p> +<p> +Non c'è alcun conflitto tra queste due campagne: si può contemporaneamente +lavorare sull'obiettivo a breve termine e su quello a lungo termine. Se si +fa attenzione, si può fare in modo che gli sforzi necessari a far invalidare +ogni singolo brevetto sul software abbiano una doppia funzione, fornendo +sostegno agli sforzi necessari per correggere l'intero sistema. Il punto +cruciale è non mettere sullo stesso piano i brevetti “cattivi” e +quelli sbagliati o non validi. Ogni volta che invalidiamo un brevetto, ogni +volta che parliamo dei nostri piani per riuscirci, dovremmo dire senza mezzi +termini: “un brevetto in meno, una minaccia in meno per i +programmatori: l'obiettivo è zero”.</p> +<p> +La battaglia sui brevetti software nell'Unione Europea sta raggiungendo una +fase critica. Un anno fa il Parlamento Europeo votò definitivamente contro i +brevetti. A maggio il Consiglio dei Ministri votò per cancellare gli +emendamenti del Parlamento e rendere la direttiva ancora peggiore di quanto +non lo fosse all'inizio. Ad ogni modo, almeno un paese tra quelli che +sostenevano questa posizione ha già rovesciato il suo voto. Dobbiamo fare +del nostro meglio per convincere un altro paese europeo a cambiare il +proprio voto e convincere i nuovi membri del Parlamento Europeo a ritornare +al voto iniziale. Visitate il sito <a +href="http://www.ffii.org/">www.ffii.org</a> per avere maggiori informazioni +su come aiutare e contattare altri attivisti.</p> + + +<div style="font-size: small;"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.--> + </div> </div> -<div class="copyright"> -<p> -Ritorna alla <a href="/home.it.html">pagina principale di GNU</a>. -</p> +<!--#include virtual="/server/footer.it.html" --> +<div id="footer"> <p> -Per informazioni sulla FSF e GNU rivolgersi, possibilmente in inglese, -a -<a href="mailto:gnu at gnu.org"><em>gnu at gnu.org</em></a>. -Altri <a href="/home.it.html#ContactInfo">modi per contattare</a> -la FSF. +Per informazioni sulla FSF e GNU rivolgersi, possibilmente in inglese, a <a +href="mailto:g...@gnu.org"><em>g...@gnu.org</em></a>. Ci sono anche <a +href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. <br /> -Inviate link non funzionanti e altre correzioni relative alle pagine -web (o suggerimenti) a -<a href="mailto:webmasters at gnu.org"><em>webmasters at gnu.org</em></a>. +Inviate segnalazioni di collegamenti non funzionanti e altre correzioni o +suggerimenti relativi alle pagine web a <a +href="mailto:webmast...@gnu.org"><em>webmast...@gnu.org</em></a>. Grazie. </p> <p> -Per informazioni su come coordinare o inviare traduzioni consultate -il <a href="/server/standards/README.translations.html">README -per le traduzioni</a>. +Per informazioni su come tradurre questa pagina consultate la <a +href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle +traduzioni</a>. Per segnalare errori di traduzione o collaborare alla +traduzione italiana delle pagine di questo sito contattate il <a +href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori +italiani</a>. </p> +<p>Copyright © 2004 Richard Stallman</p> + <p> -Copyright (C) 2004 Richard Stallman -<br /> -La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua -integrità sono permesse con qualsiasi mezzo senza royalty a -condizione che questa nota sia riprodotta. +Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a +rel="license"href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/deed.it">Creative +Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Stati Uniti</a> (CC BY-ND3.0). </p> -<p> -Aggiornato: + +<div class="translators-credits"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.--> +Tradotto originariamente da Vasco Maria Cleri. Modifiche successive di +Giorgio V. Felchero, Paola Blason. Domenico Delle Side, Dora Scilipoti, +Francesco Potortì.</div> + <p> <!-- timestamp start --> -$Date: 2011/07/13 17:36:29 $ $Author: jsowoc $ +Ultimo Aggiornamento: + +$Date: 2011/10/09 16:30:56 $ + <!-- timestamp end --> </p> </div> +<!-- <div id="translations"> + --> +<!-- <h4> +Translations of this page</h4> --> +<!-- --> +<!-- <gnun> +<ul class="translations-list"> --> +<!-- Azerbaijani --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.az.html">Azərbaycanca</a> [az]</li> --> +<!-- Catalan --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.ca.html">català</a> [ca]</li> --> +<!-- Greek --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.el.html">ελληνικά</a> [el]</li> --> +<!-- English --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.html">English</a> [en]</li> --> +<!-- Spanish --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.es.html">español</a> [es]</li> --> +<!-- French --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.fr.html">français</a> [fr]</li> --> +<!-- Italian --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.it.html">italiano</a> [it]</li> --> +<!-- Malayalam --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.ml.html">മലയാളം</a> [ml]</li> --> +<!-- Dutch --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.nl.html">Nederlands</a> [nl]</li> --> +<!-- Polish --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.pl.html">polski</a> [pl]</li> --> +<!-- Brazilian Portuguese --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.pt-br.html">português do Brasil</a> [pt-br]</li> --> +<!-- Tamil --> +<!-- <li><a href="/philosophy/fighting-software-patents.ta.html">தமிழ்</a> [ta]</li> --> +<!-- </ul></gnun> --> +<!-- </div> + --> +</div> </body> </html> Index: po/android-and-users-freedom.translist =================================================================== RCS file: /web/www/www/philosophy/po/android-and-users-freedom.translist,v retrieving revision 1.3 retrieving revision 1.4 diff -u -b -r1.3 -r1.4 --- po/android-and-users-freedom.translist 27 Sep 2011 08:44:42 -0000 1.3 +++ po/android-and-users-freedom.translist 9 Oct 2011 16:31:04 -0000 1.4 @@ -1,6 +1,8 @@ <!-- begin translinks file --> <div id="translations"> <ul class="translations-list"> +<!-- German --> +<li><a href="/philosophy/android-and-users-freedom.de.html">Deutsch</a> [de]</li> <!-- English --> <li><a href="/philosophy/android-and-users-freedom.html">English</a> [en]</li> <!-- French --> Index: po/fighting-software-patents.it.po =================================================================== RCS file: /web/www/www/philosophy/po/fighting-software-patents.it.po,v retrieving revision 1.1 retrieving revision 1.2 diff -u -b -r1.1 -r1.2 Index: android-and-users-freedom.de.html =================================================================== RCS file: android-and-users-freedom.de.html diff -N android-and-users-freedom.de.html --- /dev/null 1 Jan 1970 00:00:00 -0000 +++ android-and-users-freedom.de.html 9 Oct 2011 16:30:56 -0000 1.1 @@ -0,0 +1,285 @@ + + +<!--#include virtual="/server/header.de.html" --> +<!-- Parent-Version: 1.57 --> + +<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! --> +<title>Android und die Freiheit des Nutzers - GNU Projekt - Free Software +Foundation (FSF)</title> + +<!--#include virtual="/server/banner.de.html" --> +<!--#include virtual="/philosophy/po/android-and-users-freedom.translist" --> +<h2>Android und die Freiheit des Nutzers</h2> +<p>von <strong>Richard Stallman</strong><br />Erstveröffentlichung in <a +href="http://www.guardian.co.uk/technology/2011/sep/19/android-free-software-stallman">The +Guardian</a></p> + +<p>Inwieweit respektiert Android die Freiheit der Nutzer? Für Rechnernutzer, +die den Wert der Freiheit schätzen, ist das die wichtigste Frage bei jedem +Softwaresystem.</p> + +<p>Die <a href="http://fsf.org">Freie-Software-Bewegung</a> entwickelt +Software, die die Freiheit der Nutzer respektiert, um der Software zu +entgehen, die dies nicht respektiert. Im Gegensatz dazu konzentriert sich +die Idee von „Open Source“ auf die Entwicklung von Quellcode; es +ist eine andere Denkrichtung, deren hauptsächlicher Wert die <a +href="/philosophy/open-source-misses-the-point">Quellcodequalität statt +Freiheit</a> ist. So geht es hier nicht darum, ob Android +„offen“ ist, sondern ob es Nutzern ermöglicht, frei zu sein.</p> + +<p>Android ist in erster Linie ein Betriebssystem für Mobiltelefone, welches +Linux (Torvalds’ Betriebssystemkern), einige Bibliotheken, eine +Java-Plattform und einige Anwendungen umfasst. Abgesehen von Linux, wurde +die Software der Android-Versionen 1 und 2 vor allem von Google entwickelt +und unter der Apache 2.0-Lizenz freigegeben, eine lockere freie +Softwarelizenz ohne <a href="/copyleft/copyleft">Copyleft</a>.</p> + +<p>Die in Android enthaltende Linux-Version ist nicht vollständig Freie +Software, da es unfreie <em>binäre <span title="Binary Large +Objects">BLOBs</span></em> enthält (wie Torvalds’ Linux), von denen +einige tatsächlich in Android-Geräten genutzt werden. Android-Plattformen +nutzen auch weitere unfreie Firmware und Bibliotheken. Abgesehen davon, ist +der von Google freigegebene Quellcode von Android, Versionen 1 und 2, Freie +Software ‑ aber dieser Code ist nicht ausreichend, damit das +Gerät lauffähig ist. Einige der in Android enthaltenden Anwendungen sind im +Allgemeinen ebenfalls unfrei.</p> + +<p>Android unterscheidet sich stark vom <a +href="/gnu/the-gnu-project">GNU/Linux-Betriebssystem</a>, weil es sehr wenig +von GNU enthält. Tatsächlich ist so ziemlich die einzige gemeinsame +Komponente zwischen Android und GNU/Linux nur Linux, der +Betriebssystemkern. Menschen, die irrtümlicherweise denken, +„Linux“ würde sich auf die gesamte Kombination von GNU/Linux +beziehen, verheddern sich durch diese Tatsache und machen paradoxe Aussagen +wie: „Android enthält Linux, aber es ist nicht Linux.“ Diese +Verwirrung kann durch diese einfache Situation vermieden werden: Android +enthält Linux, aber nicht GNU; damit sind Android und GNU/Linux +grundsätzlich verschieden.</p> + +<p>Innerhalb von Android ist der Betriebssystemkern Linux ein separates +Programm, dessen Quellcode <a href="/licenses/old-licenses/gpl-2.0">GNU +GPL</a>, Version 2, lizenziert ist. Die Kombination von Linux mit unter +Apache 2.0 lizenzierten Code würde eine Copyrightverletzung darstellen, da +GPLv2 und Apache 2.0 <a +href="/licenses/license-list.de.html#apache2">inkompatibel</a> +sind. Gerüchte, Google hätte irgendwie Linux zu der Apache-Lizenz +umgewandelt, sind fehlerhaft. Google ist nicht befugt, die Lizenz des +Quellcodes von Linux zu ändern ‑ und versuchte es +nicht. Wenn die Autoren von Linux die Nutzung unter der <a +href="/licenses/gpl-3.0">GNU GPL</a>, Version 3, ermöglichen, dann könnte +dieser Quellcode mit Apache-lizenzierten Quellcode zusammengeführt und mit +der Kombination unter GPLv3 veröffentlicht werden. Aber Linux ist so nicht +freigegeben.</p> + +<p>Google hat die Anforderungen der GNU General Public License für Linux +erfüllt, aber die Apache-Lizenz erfordert für den Rest von Android keinen +Quellcode. Google teilte mit, sie würden den Quellcode von Android 3.0 +niemals veröffentlichen (abgesehen von Linux), obwohl ausführbare Dateien +veröffentlicht wurden. Der Quellcode von Android 3.1 wird ebenfalls +zurückgehalten. Somit ist Android 3.x, abgesehen von Linux, schlicht und +einfach unfreie Software.</p> + +<p>Google verweigerte dies mit der Begründung, der Quellcode sei fehlerhaft und +Nutzer sollten auf die nächste Veröffentlichung warten. Das mag ein guter +Rat für Menschen sein, die das Android-System einfach nur nutzen +wollen ‑ dies sollten Nutzer aber selbst entscheiden +können. Wie auch immer könnten Entwickler und Tüftler einige der Ãnderungen +ihrer eigenen Versionen mit einfügen wollen, um diesen Code <em>schön</em> +werden zu lassen.</p> + +<p>Die Nichtveröffentlichung zweier Quellcode-Versionen gibt Anlass zur Sorge, +Google würde Android vielleicht permanent proprietär machen wollen und die +Freigabe einiger Android-Versionen als Freie Software sei eine +vorübergehende Masche gewesen, um die Hilfe der Gemeinschaft bei der +Verbesserung eines <a +href="/Philosophy/categories.html#ProprietarySoftware">proprietären +Software</a>produkts zu erhalten. Hoffen wir, dass das nicht der Fall ist.</p> + +<p>Auf alle Fälle wurde der GroÃteil des Quellcodes von einigen +Android-Versionen als Freie Software freigegeben. HeiÃt das, dass Produkte +mit diesen Android-Versionen die Freiheit der Nutzer respektieren? Nein, aus +mehreren Gründen.</p> + +<p>Zu aller erst enthalten die meisten von ihnen unfreie Google-Anwendungen zur +Kommunikation mit Diensten wie YouTube und Google Maps. Diese sind offiziell +nicht Teil von Android, aber das bedeutet nicht, dass es das Produkt in +Ordnung bringt. Es gibt auch unfreie Bibliotheken; ob sie Teil Androids +sind, ist ein strittiger Punkt. Worauf es ankommt ist, dass sie verschiedene +Funktionen benötigen.</p> + +<p>Sogar die ausführbaren Dateien, die offiziell Teil von Android sind, +entsprechen möglicherweise nicht den von Google freigegebenen +Quellcode-Versionen. Hersteller können diesen Code ändern und +veröffentlichen diese Versionen oft nicht. Die GNU GPL verlangt den Code +ihrer Linux-Versionen zu veröffentlichen, um die Lizenz zu erfüllen. Der +restliche lockere Apache-lizenzierte Code verlangt nicht die +Veröffentlichung der Quellversion, die tatsächlich verwendet wurde.</p> + +<p><a href="http://replicant.us">Replicant</a>, eine freie Version von Android +die nur wenige Handymodelle unterstützt, hat viele von diesen Bibliotheken +ersetzt, und Sie können es ohne unfreie Erweiterungen benutzen. Aber es gibt +weitere Probleme.</p> + +<p>Einige Gerätemodelle sind so konzipiert, Nutzer von der Installation und +Nutzung modifizierter Software abzuhalten. In dieser Situation sind die +ausführbaren Dateien nicht frei, auch wenn sie aus kostenlosen und für Sie +verfügbar gemachten Quellen sind. Allerdings können einige Android-Geräte +„verwurzelt“ sein, so dass Benutzer unterschiedliche Software +installieren können.</p> + +<p>Wichtige Firmware oder Treiber sind generell auch proprietär. Diese +umschlieÃt das Telefonfunknetz, WLAN, Bluetooth, GPS, 3D-Grafiken, die +Kamera, den Lautsprecher und in machen Fällen auch das Mikrofon. Bei einigen +Modellen sind wenige von diesen Treibern frei und es gibt einige, bei denen +es auch ohne geht ‑ aber es funktioniert nicht ohne Mikrofon +oder Telefonfunknetz.</p> + +<p>Die Telefonnetzfirmware ist bereits vorinstalliert. Wenn sie nur präsent +sein und ausgeführt werden würde, könnten man sie als Ãquivalent zu einem +Schaltkreis betrachten. Wenn wir darauf bestehen, dass Software in einem +Rechner frei sein muss, könnte vorinstallierte Firmware, die nie +aktualisiert wird, übersehen werden, weil es für den Nutzer keinen +Unterschied macht, ob es ein Programm oder ein Schaltkreis ist.</p> + +<p>Leider würde dies in diesem Fall zu einem bösartiger Kreislauf +führen. Bösartige Funktionen sind nicht akzeptabel, egal wie sie umgesetzt +werden.</p> + +<p>Auf den meisten mobilen Android-Geräten hat diese Firmware so viel +Kontrolle, das sie das Produkt in ein Abhörgerät verwandeln könnte. Auf +einigen steuert sie das Mikrofon. Bei einigen kann sie über gemeinsam +genutzten Speicher die volle Kontrolle über den Hauptrechner übernehmen und +somit Freie Software, die Sie installiert haben, überschreiben oder +ersetzen. Mit einigen Modellen ist eine entfernte Bedienung „Remote +Control“ dieser Firmware ‑ und folglich des +Telefonrechners ‑ Ã¼ber das Telefonfunknetz möglich. Der +Punkt von Freie Software ist, dass wir die Kontrolle über unsere +Datenverarbeitung haben ‑ und sich dies nicht +qualifiziert. Während jedes Rechnersystem Programmfehler „Bugs“ +ENTHALTEN könnte, könnten diese Geräte tatsächlich Wanzen „Bugs“ +SEIN. (<cite>Craig Murray</cite> bezieht sich in <a +href="http://www.guardian.co.uk/books/2006/aug/12/politics" xml:lang="en" +lang="en">Murder in Samarkand</a> auf seine Beteiligung an einer +geheimdienstlichen MaÃnahme, in der per Fernzugriff ein Nicht-Android +Mobiltelefon eines ahnungslosen Ziels in ein Abhörgerät umgewandelt wurde.)</p> + +<p>In jedem Fall ist die Telefonnetzfirmware in einem Android-Gerät nicht +äquivalent zu einem Schaltkreis, weil die Hardware die Installation neuer +Versionen erlaubt, und dies tatsächlich geschieht. Da es proprietäre +Firmware ist, kann praktisch nur der Hersteller neue Versionen +installieren ‑ der Nutzer nicht.</p> + +<p>Trägt man diese Punkte zusammen, könnte unfreie Telefonnetzfirmware +toleriert werden, sofern neue Versionen nicht geladen werden können, kann +sie die Steuerung des Hauptrechners nicht übernehmen und nur kommunizieren, +wann und wie das freie Betriebssystem die Kommunikation zulässt. Mit anderen +Worten muss es ein äquivalenter Schaltkreis sein, der nicht böswillig sein +darf. Es steht dem nichts im Wege, ein Android-Telefon mit diesen Merkmalen +herzustellen, aber es ist keins bekannt.</p> + +<p>Aktuelle Presseberichte über Android konzentrieren sich auf die +Patentkriege. In den 20 Jahren der Bekämpfung und Abschaffung von +Softwarepatenten warnten wir, dass solche Kriege geschehen +könnten. Softwarepatente könnten die Beseitigung von Funktionen von Android +erzwingen oder sogar nicht verfügbar machen. Weitere Informationen finden +Sie unter <a href="http://endsoftpatents.org">endsoftpatents.org</a>, warum +Softwarepatente abgeschafft werden müssen.</p> + +<p>Allerdings sind die Patentattacken und Googles Stellungnahmen nicht direkt +für diesen Artikel relevant: Wie der Ansatz von Android-Produkten sich einem +ethischen System der Verteilung nähert ‑ und ihn +verfehlt. Dieses Problem verdient auch die Aufmerksamkeit der Presse.</p> + +<p>Android ist ein wichtiger Schritt in Richtung eines ethischen, +benutzergesteuerten, Freie Software Mobiltelefons, aber es ist noch ein +langer Weg. Hacker arbeiten zwar an <a +href="http://replicant.us">Replicant</a>, aber es ist eine groÃe Aufgabe, +ein neues Telefonmodell zu unterstützen und es bleibt das Problem mit der +Firmware. Obwohl die Android-Telefone von heute beträchtlich weniger +schlecht sind als Apple oder Windows-Smartphones, können sie nicht sagen, +dass sie die Freiheit der Nutzer respektieren.</p> + +<!-- If needed, change the copyright block at the bottom. In general, + all pages on the GNU web server should have the section about + verbatim copying. Please do NOT remove this without talking + with the webmasters first. + Please make sure the copyright date is consistent with the document + and that it is like this: "2001, 2002", not this: "2001-2002". --> +<div style="font-size: small;"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.--> + </div> +</div> + +<!-- for id="content", starts in the include above --> +<!--#include virtual="/server/footer.de.html" --> +<div id="footer"> + +<p>Bitte senden Sie Fragen zur FSF & GNU an <a +href="mailto:g...@gnu.org"><g...@gnu.org></a>. Sie können auch die <a +href="/contact/contact">Free Software Foundation kontaktieren</a>.<br /> +Bitte senden Sie ungültige Verweise und andere Korrekturen oder Vorschläge +an <a +href="mailto:web-translat...@gnu.org"><web-translat...@gnu.org></a>.</p> + +<p>Bitte beachten Sie die <a +href="/server/standards/README.translations">LIESMICH für Ãbersetzungen</a>, +um weitere Informationen über die Koordinierung und Einsendung von +Ãbersetzungen zu erhalten.</p> + +<p>Copyright © 2011 Richard Stallman</p> + +<p>Dieses Werk bzw. Inhalt steht unter einer <a rel="license" +href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/">Creative Commons +Namensnennung-Keine Bearbeitung 3.0 Vereinigte Staaten von Amerika +Lizenz</a>.</p> + + +<div class="translators-credits"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.--> +<strong>Ãbersetzung:</strong> Wesley Kohne, 2011.</div> + <p><!-- timestamp start --> +Aktualisierung: + +$Date: 2011/10/09 16:30:56 $ + +<!-- timestamp end --> +</p> +</div> + +<!-- <div id="translations"> + --> +<!-- <h4> +Translations of this page</h4> --> +<!-- --> +<!-- Please keep this list alphabetical by language code. --> +<!-- Comment what the language is for each type, i.e. de is German. --> +<!-- Write the language name in its own language (Deutsch) in the text. --> +<!-- If you add a new language here, please --> +<!-- advise web-translat...@gnu.org and add it to --> +<!-- - /home/www/html/server/standards/README.translations.html --> +<!-- - one of the lists under the section "Translations Underway" --> +<!-- - if there is a translation team, you also have to add an alias --> +<!-- to mail.gnu.org:/com/mailer/aliases --> +<!-- Please also check you have the language code right; see: --> +<!-- http://www.loc.gov/standards/iso639-2/php/code_list.php --> +<!-- If the 2-letter ISO 639-1 code is not available, --> +<!-- use the 3-letter ISO 639-2. --> +<!-- Please use W3C normative character entities. --> +<!-- --> +<!-- See also '(web-trans)Capitalization': --> +<!-- http://gnu.org/software/trans-coord/manual/web-trans/html_node/Capitalization.html --> +<!-- --> +<!-- --> +<!-- <gnun> +<ul class="translations-list"> --> +<!-- English --> +<!-- <li><a --> +<!-- href="/philosophy/android-and-users-freedom.html">English</a> [en]</li> --> +<!-- </ul></gnun> --> +<!-- </div> + --> +</div> +</body> +</html>