Mi spiego meglio: l'eccezione sollevata da Martin è sul fatto che chi rilascia in CC0 deve essere anche l'autore di ciò che rilascia. Tutto sommato niente di strano. Quando dico che con il Comune non dovrebbero esserci problemi è sul fatto che mi sembra strano che non abbia la proprietà di ciò che rilascia.
Questa storia delle licenze sui dati sta diventando sempre più rognosa e continua a rimanere ad alto livello senza calarsi nella realtà. Quando si va in tribunale, un giudice deve prendere una decisione e, per farlo, cerca di ridurre al minimo i confini del problema cercando, dove possibile, di quantificare. Un rilascio in CC0 è una chiara intenzione di permettere la massima diffusione di un prodotto Se poi, il prodotto non è totalmente di proprietà del licenziate, questa è una questione che andrebbe risolta a monte Riprendo poi la questione (e quindi torno anche io nell'iperuranio della giurisprudenza) sul fatto che si parla spesso di persona fisica e le pa di certo non lo sono. Il Mar 15 Mag 2018, 07:35 emmexx <emm...@tiscalinet.it> ha scritto: > On 05/14/2018 11:09 PM, Maurizio Napolitano wrote: > > Nel caso dei dati del comune di milano questo non dovrebbe sustire. > > Non mi ricordo se è iscritto qui o solo sulla lista principale ma > qualche tempo fa scriveva un utente che lavora ad AMAT, l'agenzia del > Comune di Milano che si occupa dei dati. Si può provare a chiedere a lui. > > Metto in cc la lista principale. > > Luca Sigfrido Persich sai dirci qualcosa sulla compatibilità tra la > licenza degli opendata del Comune di Milano e quella di OSM? >
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