>La scelta di Michele va rispettata.
Infatti rispetto la sua scelta.

>è quella di mappare  percorsi "classici"
E' quello che intendo dire io. So che non è facile mappare un percorso di 
scialpinismo, ma darebbe un traccia in linea di massima del percorso. 
Poi è ovvio che sta tutto e solo alla persona che affronta il percorso 
decidere. Non voglio dire di mappare *tutti* i percorsi, ma solo quelli 
"collaudati". Un esempio che posso fare è che in una valle vicino la mia c'è un 
percorso che sembra facile e sicuro, ma è la via che porta verso la morte! Dopo 
diverse segnalazione a comuni ecc. ecc. Sono stati messi cartelli e reti, ma 
tra atti vandalici ed eventi naturali, "spariscono". Quindi è meglio non 
tracciare nulla e lasciare che chi pianifica la propria uscita si arrangi o 
dagli in linea di massima un percorso fattibile? Ho amici (anche guide alpine) 
che per deviare da quel maledetto percorso rischiano loro per evitare il 
peggio. Alla fine (a me importa sopratutto la sicurezza) diamo o no uno 
strumento per chi pianifica la propria escursione? Per chi abita in montagna e 
conosce le proprie zone sa che ci sono percorsi "collaudati" (da guide alpine) 
bene o male. Quindi che fare? Far finta di niente? Poi ripeto, non obbligo
nessuno a farlo e rispetto le idee altrui, il mio discorso è Per trovare quello 
che è meglio per l'utente finale: scusate purtroppo sono "condizionato" dalla 
pista falsamente sicura e dagli amici guide alpine e soccorso alpino che nel 
loro tempo libero quando dovrebbero svagarsi sono alle prese a rincorrere 
gruppi che scelgono la via sbagliata... 
Poi per carità, rispetto là vostra decisione. :-)

Andrea Lattmann

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