2012/11/20 Simone Saviolo <simone.savi...@gmail.com>: > L'intervento di Damiano Morosi nel thread su ATAC mi ha confermato un dubbio > che avevo da qualche tempo. > > La licenza ODbL viene effettivamente recepita come una licenza libera?
Urka ... la parola "licenza libera" mi sembra esagerata. Preferisco usare i termini "licenza open data" o "licenza pubblica". Con l'ultimo testo intendo dire tutti quei documenti legali che possono essere usati per diffondere le proprie opere (software, documenti, dati, immagini ecc...) Quindi dalle licenze per il software libero open source, alle licenze per i dati aperti alle licenze per i contenuti. La definizione di conoscenza aperta data da OKFN dice che e' un dato o un contenuto e' definito aperto quando puo' essere usato, riutilizzato e distribuito per qualsiasi scopo, con al massimo il vincolo di citare la fonte o di distribuire allo stesso modo. Di fatto il tutto si racchiude in 3 casi: - pubblico dominio - attribuzione - condivisione allo stesso modo. I primi due sono considerate le formule migliori, ma, ahime, a causa del fatto che aprono molti scenari, fra cui anche la chiusura delle modifiche, per garantire il bene comune si usa la formula della condivisione allo stesso modo. Se poi parliamo di liberta', nel senso del concetto di software libero, la ODbL c'è dentro, solo che, sul piano giuridico affronta una dimensione che la CC-BY-SA non affronta: quello del diritto sui generis. Le Creative Commons proteggono le opere creative: non c'è niente di creativo nel produrre un database, se non la parte iniziale di definizione dei metadati. La presentazione fatta durante OSMIT ha spiegato molto bene le 3 dimensioni: diritto sui generis, diritto sui contenuti e diritto sulle opere derivate, spiegando che la ODbL compre i primi due ma non il terzo; mentre la CC-BY-SA gli ultimi due ma non il primo. [...] > Intendiamoci, ci sono esempi, si può chiedere alla comunità, e alla fine si > capisce cosa si deve fare (di solito). Non sto dicendo che la ODbL sia una > foresta oscura intricata ed inestricabile, ma di certo non è neanche il > soleggiato praticello che uno si aspetterebbe da "la mappa libera del > mondo". Voglio dire: se io stesso, che "sono in OSM", ho dei dubbi su cosa > posso e non posso fare, figuriamoci un potenziale imprenditore che voglia > usare OSM! > > È solo una mia impressione o c'è chi condivide? Secondo me il vero problema è capire dove finisce il confine del diritto sui generis. Durante OSMIT, Martin, ha fatto una bella domanda a Massimo Travostino (il relatore che spiegava la ODbL): se estraggo dei dati da osm e genero una mappa e poi prendo questo mappa e la metto come sfondo del mio software gis per ricavare nuovamente le stesse geometrie che ci sono sotto: posso poi rilicenziare i dati creati come voglio? ... purtroppo mi hanno chiamato e non ho sentito tutta la risposta (e invito Martin a rispondere), ma, da quello che ho nteso, Travostino stava spiegando che il diritto sui generis era ben presente anche in quella mappa e, quindi, gli obblighi della ODbL, andavano rispettati. Detto questo io personalmente continuo a sostenere che il diritto sui generis e' una pugnetta europea che ci facciamo noi (il diritto esiste solo in europa) e che il concetto di share a like sui dati è un qualcosa di difficile gestione. I dati non sono il software: creare un software contro il raccogliere dati sono due attività ben distinte e molto diverse fra di loro. Ammetto però che, nel caso di OpenStreetMap, è più che corretto mettere degli obblighi di continuare a condividere allo stesso modo, visto che si tratta di un progetto di comunità. Concludo ricordando a tutti che le Creative Commons 3.0 in italiano dichiarano esplicitamente che c'è la rinuncia a trattare la difesa del diritto sui generis. Nelle Creative Commons 4.0, che sembra saranno in versione unported (= solo in inglese e scritte in modo che valgano a livello internazionale), il tema invece sarà trattato. _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it