Il giorno 19 gennaio 2012 11:44, Volker Schmidt <vosc...@gmail.com> ha scritto:
> La distinzione fra zona "industriale e commerciale è notoriamente > difficile. Lavoro nel bel mezzo della Zona Industriale di Padova (ZIP) ma è > un miscuglio fra ditte produttrici di qualcosa, di ditte che vendono > qualcosa all'ingrosso e al dettagli, tanti uffici (per esempio la > motorizzazione civile di Padova), ristoranti ed alberghi e ricerca (dove > lavoro io). > > Non ho mai guardato da vicino a questo problema di distinzione fra le due > tipi di aree non-residenti. > Come si fa distinguere? > > In realtà la distinzione dovrebbe farla il piano regolatore tra aree "produttive" e aree "terziario", ma spesso questa distinzione è lettera morta, permettendo, ad esempio, che un capannone industriale sfitto diventi un Lidl (esempio che ho sotto gli occhi). Quel che si può fare, in mancanza di dati certi, è valutare la preponderanza di attività e di tipologia di edifici: solitamente in una zona industriale ci sono più capannoni, in una commerciale/terziario più palazzine di uffici... Poi non è che se in una "zona industriale" nasce una tavola calda, quel pezzetto diventa "commercial", la zona è sempre industriale. -- Maurizio Daniele ----------------- <maurizio.daniele (a) gmail.com>
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